Un uomo appena uscito di prigione, sopraffatto dai debiti e dalla disperazione, è tornato a delinquere. La sua giustificazione? Una bolletta dell’acqua e della luce da ben €16.000 che ha trovato al suo ritorno a casa. Un importo assurdo, soprattutto considerando che nessuno aveva vissuto nella sua abitazione durante la sua detenzione
.
Francis Grech, 59 anni, residente a Valletta, si è ritrovato di nuovo davanti al giudice, questa volta accusato di aver rubato un cellulare, profumi e altri oggetti da negozi di Valletta e da un mercatino natalizio a Floriana. A incastrarlo sono state le telecamere di sicurezza, che hanno ripreso i suoi movimenti prima dell’arresto.
In un primo momento, Grech ha negato ogni addebito. Il suo avvocato, Noel Bianco, ha raccontato però una storia diversa: dopo aver trascorso dieci anni dietro le sbarre, il suo assistito si è trovato completamente impreparato a reinserirsi nella società. Nessun lavoro, una dipendenza dalla droga da combattere e, come se non bastasse, un debito impossibile da pagare
.
“Qualcuno ha collegato abusivamente i suoi fili elettrici, rubando la corrente per anni!” ha spiegato l’avvocato. Quando Grech ha scoperto la truffa, era troppo tardi: la bolletta era già lievitata fino a una cifra esorbitante. Finora, è riuscito a versare solo €7.000
, ma resta ancora un saldo da capogiro da saldare.
Schiacciato da queste difficoltà e senza un soldo in tasca, Grech ha ammesso di aver ceduto alla tentazione del furto. “L’ho fatto perché non sapevo cos’altro fare
,” ha confessato in aula, cambiando la sua dichiarazione iniziale di innocenza.
Il tribunale ha deciso di concedergli la libertà su cauzione in attesa della sentenza, a condizione che versi un deposito di €1.000.
L’accusa è stata sostenuta dall’ispettore di polizia Gabriel Micallef e dall’avvocato Miryea Mifsud dell’ufficio del Procuratore Generale. La difesa è stata affidata all’avvocato Noel Bianco.