Oggi, 80 anni fa, Re Giorgio VI visitò Malta per 20 ore, un’impresa non da poco se si considera che l’isola era ancora in guerra
e il nemico era a sole 60 miglia di distanza in Sicilia.
Il re aveva visitato in precedenza le truppe britanniche in Nord Africa e poi aveva detto di voler visitare l’isola, che aveva onorato con la George Cross l’anno precedente, al culmine del conflitto.
È arrivato all’alba sull’incrociatore Aurora della Royal Navy
e, nonostante un annuncio tardivo alla radio via cavo, i bastioni erano affollati di persone che salutavano.
“Uno spettacolo meraviglioso. Ogni bastione e ogni punto di osservazione era fiancheggiato da persone che applaudivano al nostro ingresso. È stato un momento molto commovente
per me”, ha dichiarato il re.
Accolto dal governatore, Lord Gort, alla Dogana, il re è stato accompagnato lungo le strade – che portano le numerose cicatrici dei bombardamenti aerei
– fino al palazzo, dove ha salutato una grande folla acclamante dal balcone, mentre le campane della chiesa suonavano.
Gli applausi continuarono anche quando il re fu condotto sulla Kingsway (oggi Republic Street) per visitare il cantiere navale gravemente danneggiato.
Il momento culminante della visita, tuttavia, fu una passeggiata a Senglea, dove poté vedere la devastazione della città portuale, in particolare le rovine di Victory Street. L’arciprete canonico Emmanuel Brincat
gli ha fatto da guida.
Il re ha cenato con Lord Gort a Palazzo Verdala, a Buskett, prima di salire a bordo dell’Aurora, che è uscita dal Grand Harbour
per continuare il suo viaggio durante la notte.