Uno scandalo senza precedenti ha scosso le Forze Armate di Malta: ben 200 kg di droga sequestrata sono spariti da una base militare sotto il naso dei soldati! Un furto da film d’azione, avvenuto nella notte di sabato presso la caserma di Safi, dove la droga era custodita in attesa di distruzione su ordine del tribunale. Il Ministro degli Affari Interni, Byron Camilleri, ha immediatamente offerto le sue dimissioni, ma il Primo Ministro Robert Abela le ha respinte senza esitazione, scatenando polemiche e interrogativi.
Abela, rivolgendosi alla stampa lunedì sera, ha difeso con fermezza le istituzioni maltesi: “Ho totale fiducia in tutte le forze del nostro paese. Che si tratti della polizia, delle Forze Armate, del Dipartimento di Protezione Civile o di LESA, ho piena fiducia in queste istituzioni.”
Un messaggio chiaro e deciso, con cui il Primo Ministro ha voluto allontanare qualsiasi accusa generalizzata nei confronti dell’esercito e delle forze dell’ordine.
Tuttavia, Abela ha precisato che se dalle indagini in corso emergeranno responsabilità individuali, chiunque sia coinvolto dovrà risponderne. E ora, le inchieste sono ben tre: una condotta dalla polizia, una magistrale sotto la guida del magistrato Antoine Agius Bonnici e una amministrativa affidata a un giudice in pensione.
Il furto, avvenuto in una struttura militare sorvegliata, ha costretto il governo a prendere misure drastiche: il comandante delle Forze Armate, Brigadiere Clinton J. O’Neill, è stato sospeso. Abela ha sottolineato che non esistono prove dirette del suo coinvolgimento, ma la decisione di rimuoverlo temporaneamente dal suo incarico dimostra quanto l’esecutivo stia prendendo sul serio la vicenda.
Domenica, il Ministro degli Affari Interni Camilleri aveva offerto le proprie dimissioni ad Abela a seguito dell’accaduto, ma il Primo Ministro ha respinto la richiesta con fermezza: “Ho totale fiducia in Camilleri,”
ha ribadito lunedì, confermando che il ministro non lascerà il suo incarico. È stato proprio Camilleri a ordinare la sospensione di O’Neill dopo la scoperta del furto, avvenuto in un container dell’esercito in cui era stoccata la droga sequestrata.
Ora la domanda che tutti si pongono è una sola: come è stato possibile? Chi ha potuto orchestrare un colpo del genere, violando la sicurezza di una base militare e facendo sparire 200 kg di droga senza lasciare tracce evidenti? Gli inquirenti sono al lavoro, ma il mistero resta fitto.
Foto: Emma Borg