Malta

Droga rubata da base militare: il ministro Camilleri lascia il governo

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Uno scandalo senza precedenti ha travolto il Ministero dell’Interno: un ingente quantitativo di droga sequestrata è sparito nel nulla, sottratto direttamente da una base dell’esercito maltese! Il ministro Byron Camilleri ha reagito con una mossa drastica: ha sospeso il brigadiere dell’AFM e ha offerto le sue dimissioni al primo ministro. Un colpo di scena che sta facendo tremare il governo e le Forze Armate di Malta.

Tutto è successo nella notte tra sabato e domenica, quando un container contenente droga confiscata lo scorso anno è stato violato all’interno di una struttura militare. Una base che avrebbe dovuto essere sicura, presidiata e monitorata. Eppure, qualcuno è riuscito a eludere ogni controllo e a mettere le mani sul carico illegale. L’allarme è scattato solo la mattina dopo, durante un’ispezione di routine.

Camilleri ha agito immediatamente. “Ho chiesto al Segretario Permanente di sospendere il brigadiere dell’esercito” , ha annunciato il ministro, spiegando che verrà condotta un’indagine approfondita per verificare se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza.

Ma il ministro è andato oltre: nonostante non avesse alcun ruolo nella gestione della droga sequestrata, ha deciso di assumersi la responsabilità politica dell’accaduto. “Anche se non ho preso alcuna decisione su questo deposito né tantomeno sulla sua attuazione, credo che l’integrità richieda questo passo. Lo faccio con serenità, perché per me la vita pubblica è sempre stata un servizio al Paese” , ha dichiarato Camilleri, confermando di aver rimesso il suo mandato nelle mani del primo ministro.

Contattato dal Times of Malta, il ministro ha espresso il suo rammarico: “Mi sento tradito. I principi vengono prima di tutto. Ho offerto le mie dimissioni per lealtà verso il mio Paese”.

Ma come è stato possibile un colpo del genere in un’area militare? Camilleri ha spiegato che alcune settimane fa il Segretario Permanente lo aveva informato di una richiesta da parte della Corte per spostare la droga sequestrata dal Freeport a una nuova struttura, per evitare possibili problemi legati a uno sciopero. La gestione della sicurezza era stata affidata al Brigadiere dell’AFM, ma il ministro non avrebbe più ricevuto aggiornamenti fino a domenica mattina, quando la Polizia lo ha informato del furto.

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Secondo il brigadiere, il container era custodito in una zona protetta da telecamere di sorveglianza e da ronde regolari. Eppure, qualcuno è riuscito a forzarlo durante la notte, senza che nessuno degli uomini in servizio notasse nulla di sospetto.

Ora l’inchiesta è in mano alla Polizia, sotto la direzione di un Magistrato. Chi c’è dietro questo audace furto? Com’è possibile che un’operazione del genere sia avvenuta sotto gli occhi dell’esercito? Le risposte potrebbero riservare sorprese sconvolgenti.

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