Un terremoto politico scuote il governo maltese: l’ex ministro Clayton Bartolo, travolto da scandali e pressioni, lascia il suo incarico. Le sue responsabilità ministeriali, un tempo concentrate su turismo, cinema e pulizia pubblica, sono ora suddivise tra tre figure chiave del governo in una mossa che promette di rimescolare le carte della politica nazionale.
Il ministro degli Esteri Ian Borg, già protagonista di peso nel governo, si occuperà anche del turismo, come annunciato dal primo ministro Robert Abela martedì. Intanto, il settore cinematografico passa nelle mani esperte del ministro della Cultura Owen Bonnici, che supervisiona già Arts Council Malta e il suo programma di finanziamento per i cineasti locali. Non meno significativa è l’aggiunta della pulizia pubblica al portafoglio di Miriam Dalli, ministra di Energia e Ambiente, che si prepara ad affrontare questa nuova sfida con il sostegno del sottosegretario Glenn Bedingfield, ora sotto la sua diretta supervisione.
L’intera vicenda prende una piega drammatica con le accuse rivolte a Clayton Bartolo. Il primo ministro ha giustificato le dimissioni come necessarie dopo “nuove rivelazioni” legate a un presunto pagamento illecito destinato alla moglie di Bartolo, Amanda Muscat. Ma questo scandalo non è nato ieri. Già da tempo Bartolo era sotto il fuoco delle critiche per un rapporto del Commissario agli Standard che lo accusava, insieme al ministro per Gozo Clint Camilleri, di abuso di fondi pubblici. Si sostiene che Muscat abbia ricevuto una consulenza nel Ministero per Gozo senza alcuna prova di un effettivo lavoro svolto in quel ruolo.
Questa vicenda mette in luce uno scenario politico sempre più teso, dove gli equilibri sembrano precari e ogni decisione può segnare un punto di svolta per il governo di Abela. Cosa accadrà ora? Riusciranno questi cambiamenti a riportare stabilità, o il malcontento continuerà a crescere?
Foto: [Archivio Times Of Malta]