Nel primo trimestre del 2023, l’Amministrazione Pubblica si è trovata di fronte a un deficit finanziario di 245,5 milioni di euro. Questo dato rappresenta un’importante preoccupazione
per le finanze pubbliche del paese.
Analizzando i conti trimestrali non finanziari, è possibile osservare che le entrate totali ammontavano a 1.397,5 milioni di euro nel periodo gennaio-marzo 2023, rappresentando un incremento di 89,9
milioni di euro rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questo aumento può essere attribuito principalmente a un incremento
delle imposte sulla produzione e sulle importazioni, delle imposte correnti sul reddito e sul patrimonio e dei contributi sociali netti da ricevere.
D’altra parte, la spesa totale si è attestata a 1.643,0 milioni di euro, registrando una diminuzione di 37,9 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La principale riduzione è avvenuta nei trasferimenti correnti da pagare, seguiti dagli investimenti lordi e dai sussidi
da pagare.
Da sottolineare che sono stati apportati degli aggiustamenti ai dati del Fondo Consolidato dello Stato, i quali hanno contribuito ad aumentare il deficit del Fondo Consolidato di 109,8
milioni di euro nel primo trimestre 2023.
Esaminando i conti finanziari trimestrali, possiamo notare che i valori dei depositi e delle azioni e quote di fondi di investimento nelle transazioni finanziarie in attività sono aumentati. Al contrario, gli altri crediti e i finanziamenti a lungo termine hanno registrato una diminuzione.
Per quanto riguarda le operazioni finanziarie nel passivo, si è verificato un aumento significativo sia nei titoli di debito che nei prestiti a lungo termine. Al contrario, si è registrata una diminuzione dei titoli di debito a breve
termine.
Analizzando il debito trimestrale, è evidente che alla fine di marzo 2023, il debito delle Amministrazioni Pubbliche ammontava a 9.255,1 milioni di euro, rappresentando il 53,6% del Prodotto Interno Lordo (PIL). Le valute e i depositi hanno registrato una diminuzione di 94,8
milioni di euro rispetto a marzo dell’anno precedente.
I titoli di debito a lungo termine e i prestiti a lungo termine sono aumentati rispettivamente di 711,7 e 13,7
milioni di euro. Questo aumento è stato parzialmente compensato dalla diminuzione dei titoli a breve termine, mentre i prestiti a breve termine non hanno subito variazioni.
Tuttavia, nonostante un aumento delle entrate, soprattutto grazie all’incremento delle imposte e dei contributi sociali, la spesa totale è stata ancora superiore alle entrate, determinando un deficit di 245,5 milioni di euro. Inoltre, il debito pubblico ha registrato un ulteriore aumento
, raggiungendo un livello preoccupante rispetto al PIL.