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Malta

Dati sensibili esposti nel Registro Elettorale: eID arriva troppo tardi?

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Un’incredibile falla nella sicurezza del sito del Registro Elettorale è stata scoperta, spingendo le autorità a correre ai ripari con l’introduzione di un sistema di autenticazione eID per proteggere le informazioni degli elettori. Ma ecco il punto: fino ad agosto, chiunque poteva accedere liberamente a dati sensibili come nomi, cognomi, numeri di carta d’identità o residenza e persino indirizzi degli elettori registrati. In un mondo sempre più minacciato da attacchi informatici, questa scoperta suona come un campanello d’allarme per la sicurezza nazionale.

La Commissione Elettorale, che gestisce questo prezioso database, ha dichiarato che la vulnerabilità è stata individuata durante un semplice controllo di routine alla fine del 2023. Ma quanto sono gravi le conseguenze?

“In risposta a questa scoperta, la Commissione Elettorale ha immediatamente autorizzato l’introduzione di misure di sicurezza avanzate per risolvere le vulnerabilità individuate nel portale. Tra queste misure c’era l’implementazione dell’autenticazione tramite eID,”  ha rivelato un portavoce.

Un lettore attento aveva già segnalato al Times of Malta  ad agosto i cambiamenti sospetti nel processo di accesso. Secondo la Commissione, gli aggiornamenti di sicurezza, inclusa l’autenticazione con eID, erano già pienamente operativi entro agosto 2024. Tuttavia, resta un’ombra di dubbio: i movimenti degli utenti che accedono con eID saranno tracciati? Su questo punto, la Commissione non ha fornito dettagli.

Il tempismo non può che far riflettere. L’introduzione dell’autenticazione eID è avvenuta proprio mentre uno scandalo sulle carte d’identità scuoteva il paese. L’ex parlamentare Jason Azzopardi ha scioccato l’opinione pubblica denunciando che circa 18.000 carte d’identità sarebbero state emesse fraudolentemente dal 2015! Documenti ufficiali, certificati di matrimonio, tutto sarebbe stato falsificato da funzionari dell’agenzia governativa Identità, ha sostenuto Azzopardi. Questa rivelazione, che potrebbe avere conseguenze devastanti per la sicurezza nazionale, è ora al centro di un’inchiesta giudiziaria.

Ma la Commissione Elettorale ha subito preso le distanze da questo scandalo, ribadendo che le nuove misure di sicurezza sono completamente separate dalle accuse di Azzopardi.

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“La commissione è un’entità autonoma rispetto a Identità,”  ha affermato il portavoce, cercando di allontanare ogni sospetto di coinvolgimento.

La Commissione ha inoltre sottolineato che l’aggiornamento della sicurezza non è stato altro che una pura coincidenza, assicurando che le misure eID sono state implementate in seguito a valutazioni interne e non a causa di pressioni esterne o accuse.

Foto: Matthew Mirabelli

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