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Malta

Da Malta a Berlino: 10.500 km di memoria e libertà

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A soli 53 anni, Adam Koniuszewski si è lanciato in un’impresa che non è solo una sfida fisica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella memoria. Un uomo, una bicicletta, e una missione: ricordare al mondo quanto sia preziosa la libertà.

Immaginate di partire da Malta, un’isola carica di storia, per un epico viaggio di 10.500 chilometri, seguendo il tracciato della temuta Cortina di Ferro. Questo è esattamente ciò che Adam ha deciso di fare, iniziando il suo percorso dal memoriale della Guerra Fredda a Birżebbuġa. La sua destinazione? Berlino, dove le celebrazioni per i 35 anni dalla caduta del Muro lo aspettano a novembre.

“Sono qui perché questo è un luogo simbolico, e l’importanza che Malta ha avuto nel porre fine alla Guerra Fredda è probabilmente sottovalutata,”  spiega Koniuszewski, con la determinazione di chi sa esattamente cosa vuole trasmettere.

Ma dietro questa avventura si nasconde una storia personale, densa di emozioni e sacrifici. Negli anni ’70, il padre di Adam, un ingegnere civile, fu arrestato e gettato in prigione dal regime comunista dopo un tragico incidente in uno dei suoi cantieri. “Durante la notte in prigione, rappresentanti del Partito Comunista lo visitarono, dicendogli che si trattava di un grande malinteso e che, se fosse entrato a far parte del partito, non sarebbe stato in prigione,”  ricorda Adam, con una punta di amara ironia.

Una volta libero, il padre di Adam si trovò davanti a un bivio: crescere suo figlio in un regime oppressivo o rischiare tutto per la libertà. Scelse la seconda strada. Fuggì dalla Polonia con la famiglia, trovando rifugio in Canada, dove Adam crebbe lontano dalle ombre del totalitarismo. Oggi, questo viaggio epico è il suo omaggio al coraggio di quel padre che ha sfidato un sistema intero per dare a suo figlio un futuro migliore.

Ma non si tratta solo di ricordare. Adam vuole che il suo viaggio sia un messaggio forte per le nuove generazioni, quelle che forse danno per scontato ciò che lui e la sua famiglia hanno dovuto conquistare a caro prezzo. “Voglio che la giovane generazione capisca cosa significhi dover lottare per la libertà, perché diamo per scontato questo valore,” avverte, con una determinazione che traspare in ogni parola.

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“Dobbiamo apprezzare la libertà, celebrarla e combattere per essa.”

Il percorso di Adam lo porterà dalla punta della Norvegia ai confini della Turchia, seguendo le orme di quella barriera impenetrabile che ha diviso l’Europa per decenni. Ma non solo: farà tappa anche a Ginevra, dove il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e Gorbachev si incontrarono per la prima volta nel 1985, segnando l’inizio della fine della Guerra Fredda.

Prima di partire, Adam ha voluto ringraziare l’Ambasciatore di Malta a Varsavia, Marisa Farrugia, che attraverso l’ambasciata e altre organizzazioni, lo ha supportato nella pianificazione del viaggio.

Foto: Jonathan Utz/ AFP

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