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Malta

Crociera gratuita e trasparenza mancata: Bartolo nella bufera

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Clayton Bartolo, ex ministro, al centro di una controversia che scuote l’opinione pubblica: una crociera gratuita per il CEO dell’ITS approvata dal suo ministero ha sollevato un polverone. Ma, secondo il commissario per gli standard, Joseph Azzopardi, Bartolo non ha violato l’etica. Eppure, la sua scarsa trasparenza durante l’indagine non è passata inosservata.

Bartolo non ha avuto alcun ruolo diretto nell’approvazione del viaggio di Pierre Fenech, CEO dell’Institute of Tourism Studies, organizzato dalla compagnia svedese Viking Cruises. Ma la situazione ha destato sospetti: come può un regalo così generoso non sollevare dubbi su conflitti di interesse? “Se fosse stato più collaborativo e trasparente, l’indagine si sarebbe potuta evitare”  ha sottolineato il commissario, lanciando un’accusa velata.

Il viaggio, avvenuto lo scorso anno, ha visto Fenech, sua moglie e un alto dirigente dell’ITS partire per una crociera di cinque giorni da Ancona, città italiana sull’Adriatico. L’obiettivo? Rafforzare i legami tra l’ITS e Viking Cruises, che all’epoca negoziava con l’istituto per formare studenti a Malta. Fenech ha assicurato di aver ricevuto il via libera dal segretario permanente del Ministero del Turismo, Anthony Gatt. Quest’ultimo ha confermato di aver approvato il viaggio, definendolo una missione di lavoro, e ha aggiunto che Bartolo era stato semplicemente informato tramite email senza intervenire. “Dio ci scampi dal dover coinvolgere i ministri per approvare ogni viaggio”  ha dichiarato Gatt durante l’indagine.

Nonostante queste giustificazioni, il commissario ha mantenuto le sue riserve. Durante il viaggio, che si è svolto tra il 27 aprile e il 2 maggio 2023 a bordo della nave ‘Viking Saturn’, si sono tenuti appena quattro incontri e una visita operativa alla nave. “Non c’è traccia documentata dei risultati di questi incontri” ha evidenziato il commissario, aggiungendo che “è fondamentale che i funzionari valutino seriamente i rischi di conflitti di interesse e giustifichino con trasparenza le loro decisioni” .

Bartolo, da parte sua, si è difeso affermando che l’approvazione era di competenza della funzione pubblica e non sua. Ma questa risposta ha ulteriormente irritato il commissario. “Il ministro è stato asciutto nelle sue risposte, basandosi su premesse false. Se fosse vero che i dipendenti pubblici non rispondono ai ministri, i ministri sarebbero solo spettatori e il paese sarebbe governato dai segretari permanenti”  ha scritto nel rapporto.

“Questo caso dimostra quanto sia cruciale la trasparenza: risposte più complete da parte di Bartolo avrebbero evitato l’apertura di un’indagine” ha concluso il commissario, lasciando trasparire una critica severa nei confronti dell’ex ministro.

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Foto: DOI, Chris Sant Fournier

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