Il comune di Luqa scende in campo e si unisce a Paola in una battaglia contro l’ipotesi che fa discutere: la costruzione di un crematorio su terreno privato, a due passi dal cimitero Addolorata. Una struttura che, se approvata, potrebbe trasformarsi in realtà entro due anni, aggiungendo una nuova fonte di emissioni nell’aria già pesante di questa zona.
Paola ha già fatto la sua mossa, formalizzando l’opposizione al progetto PA/05280/21 dopo una riunione d’urgenza con il suo architetto, Jesmond Mugliett, incaricato di rappresentare il comune. Mugliett, infatti, si era già espresso contro il progetto nel 2021. Ora, con i piani rivisitati dalla compagnia di Johann Camilleri, l’ipotesi torna a far tremare i residenti. Il progetto è stato ridimensionato, riducendo l’area di costruzione da 700 a 500 metri quadri, il massimo consentito dalle nuove normative.
Ma, nel quartiere, la resistenza cresce: in settimana anche il consiglio comunale di Luqa ha discusso le ultime modifiche, e giovedì ha rilasciato un comunicato carico di preoccupazioni per la salute pubblica. Per il comune, la realizzazione del crematorio peggiorerebbe una situazione già critica, a causa di altri importanti fattori di inquinamento che gravano sulla vita quotidiana della comunità.
Il comune di Luqa richiede una Valutazione di Impatto Ambientale perché la nostra comunità non può tollerare altro inquinamento atmosferico e fuliggine.
Luqa è già circondata da zone industriali e ospita l’Aeroporto Internazionale di Malta. L’inquinamento acustico causato dagli aerei, insieme a quello atmosferico dei veicoli, rappresenta già un problema pesante che i residenti sono costretti a sopportare.
Foto: Planning Authority