L’OLAF ha smantellato le accuse: nessuna frode o irregolarità nell’uso dei fondi europei da parte del costruttore di Corradino, Kurt Buhagiar. Questo è lo sviluppo clamoroso che ribalta le accuse mosse dall’eurodeputato PN Peter Agius. Agius aveva puntato il dito contro Buhagiar, accusandolo di aver usato ben 360.000 euro di fondi europei destinati alla costruzione di un allevamento di capre a Naxxar, per realizzare invece una sontuosa villa privata.
Ma il colpo di scena è arrivato mercoledì: l’Ufficio europeo antifrode, dopo un’indagine minuziosa, ha concluso che non vi è stata alcuna frode. “Dopo aver completato tutte le attività investigative necessarie, il Direttore Generale dell’OLAF ha deciso di chiudere l’indagine senza raccomandare alcuna azione, in quanto non sono emerse prove di frode o irregolarità che abbiano danneggiato gli interessi finanziari dell’Unione Europea”
, ha affermato OLAF in una dichiarazione ufficiale.
Le accuse di Agius risalivano al periodo tra il 2017 e il 2022, durante il quale Buhagiar avrebbe ricevuto tre cospicue erogazioni di fondi UE. Secondo Agius, quei soldi erano stati usati per costruire una residenza privata, mascherata da allevamento di capre. Le tensioni attorno alla figura di Buhagiar non si fermano qui: l’imprenditore, insieme a Matthew Schembri, è già sotto processo per omicidio colposo dopo il crollo di una fabbrica a Corradino, che ha sepolto sei operai e ucciso il ventenne Jean Paul Sofia.
Ora, però, con la chiusura dell’indagine OLAF, la posizione di Buhagiar appare decisamente rafforzata. Franco Debono e Arthur Azzopardi, i suoi legali, lo hanno accompagnato in questa battaglia legale, e il verdetto dell’OLAF mette fine a un capitolo segnato da sospetti e accuse.
Foto: [Archivi Times of Malta]