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colpo di scena nel caso Fenech: sbloccati i beni dell’imprenditore

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Un colpo di scena nel caso più scottante di Malta! Il tribunale penale ha rimosso il congelamento sui beni di Yorgen Fenech, l’imprenditore arrestato nel 2019 per il presunto coinvolgimento nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Fenech, che ha sempre dichiarato la sua innocenza, è al centro di un vortice di accuse pesantissime, ma la decisione di sbloccare i suoi beni potrebbe cambiare radicalmente le sorti del caso. A deciderlo è stata la giudice Edwina Grima, che presiederà anche il processo a suo carico, ordinando la revoca del blocco finanziario sui beni dell’imprenditore all’inizio del mese.

La notizia è stata resa pubblica dall’Asset Recovery Bureau sul proprio sito web, facendo emergere uno scenario in cui le autorità sembrano aver mancato un punto cruciale: secondo una normativa recente, il procuratore generale ha l’obbligo di quantificare i beni da congelare in base al reato contestato. Ma pare che questa valutazione non sia stata fatta in tempo, spingendo la giudice a cancellare l’ordine di blocco dei beni che incombeva su Fenech dal novembre 2019.

Un portavoce dell’ufficio del procuratore generale ha evitato qualsiasi commento diretto, citando un ordine della stessa giudice che vieta di discutere il caso al di fuori delle dichiarazioni pubbliche in tribunale. Tuttavia, ha aggiunto: “Desideriamo rassicurare che il nostro ufficio è impegnato nella ricerca della giustizia, un obiettivo che crediamo condiviso da tutti” .

Ma non è tutto. Yorgen Fenech si trova in custodia preventiva da ben cinque anni, e le accuse non si fermano al solo omicidio di Caruana Galizia. Il potente imprenditore è accusato anche di aver assegnato un “lavoro fantasma” a Melvin Theuma, l’uomo che ha confessato di essere il tramite nell’omicidio della giornalista, in cambio del suo silenzio. E non è finita qui: Fenech deve anche rispondere di riciclaggio di denaro, legato a una società di giochi di cui è comproprietario.

E se tutto ciò non fosse abbastanza sconvolgente, in un ulteriore caso, Fenech sarebbe coinvolto in traffici di armi e sostanze velenose sul dark web, con ordini che includerebbero granate, pistole e persino veleno. Le udienze per questo specifico processo si tengono rigorosamente a porte chiuse, ma Fenech continua a dichiararsi innocente in ogni singolo caso.

Non solo: l’imprenditore del Tumas Group è anche sotto indagine in un’inchiesta che coinvolge personaggi influenti come l’ex capo di gabinetto dell’Ufficio del Primo Ministro, Keith Schembri, e l’ex ministro Konrad Mizzi, accusati di essere coinvolti in un caso di corruzione di proporzioni incredibili.

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Foto: Archivio Times Of Malta

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