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Malta

colpo di scena nel caso delle false disabilità: patenti mai sospese

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Due uomini coinvolti nel clamoroso scandalo delle false indennità di disabilità, che include Silvio Grixti, sono finiti sotto i riflettori per un colpo di scena inatteso: le loro patenti di guida non sono mai state sospese, e le lettere che dichiaravano il contrario erano dei falsi, come rivelato in tribunale lunedì.

Uno dei documenti falsi riguardava Luke Saliba, che insieme a Roger Agius, Emmanuel Spagnol e Dustin Caruana, è stato accusato di essere uno degli intermediari chiave in questo mastodontico schema di frode. Migliaia di euro di indennità sono stati distribuiti ingiustamente, con centinaia di beneficiari che venivano falsamente certificati come affetti da gravi disabilità grazie a certificati medici contraffatti.

Solitamente, chi è affetto da disabilità gravi perde automaticamente la patente di guida. Ma, colpo di scena: durante la ripresa del processo, un alto funzionario di Transport Malta ha confermato che le patenti di Saliba e Agius “sono sempre rimaste valide” . Una rivelazione shockante che mette in discussione l’intero impianto dell’accusa!

Kenneth Pace, responsabile della sezione patenti di Transport Malta, ha fornito prove documentali ufficiali dimostrando che non ci sono stati cambiamenti nello status delle licenze di entrambi gli imputati.

Ma il vero scossone è arrivato con la testimonianza del vicecapo dell’ente, Gilbert Agius. Quando gli è stata mostrata una lettera, presumibilmente firmata da lui come “Gilbert Agius, senior manager”, il funzionario ha immediatamente smentito: “Quella firma è stata falsificata” , ha affermato con fermezza. La lettera, apparentemente ufficiale, dichiarava che la patente di Luke Saliba era stata ritirata, ma Agius ha sottolineato che la firma era stata presa da un altro documento completamente estraneo.

“Posso confermare che non abbiamo mai emesso una tale lettera”, ha aggiunto Agius, spiegando che non solo la firma era falsa, ma anche il titolo “senior manager” era errato, dato che lui all’epoca era già direttore. Come se non bastasse, la terminologia usata nel testo era completamente atipica per Transport Malta.

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L’avvocato della difesa, Matthew Xuereb, ha provato a insinuare che potesse esserci stata una fuga di notizie dai server interni dell’ente, ma Agius ha negato con decisione: nessuna indagine interna è stata condotta in tal senso.

Il processo, presieduto dalla magistrata Rachel Montebello, promette ulteriori colpi di scena nei prossimi giorni.

Foto: [Archivio Times of Malta]

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