Connect with us

Malta

Colpo di scena a Burmarrad: via libera alla stazione di servizio nell’ODZ

Published

on

  • Un altro colpo di scena nella lunga battaglia per Burmarrad! Giovedì, il Tribunale di Revisione della Pianificazione ha respinto il ricorso esplosivo del Moviment Graffitti , che mirava a bloccare una controversa autorizzazione rilasciata dall’Autorità di Pianificazione per la costruzione di una stazione di servizio su un terreno al di fuori della zona di sviluppo. Non si tratta solo di una semplice stazione di servizio, ma di un vero e proprio complesso con autolavaggio, uffici e officina che sorgerà in una zona protetta, l’ODZ, scatenando polemiche su larga scala.

    La decisione dell’Autorità, secondo il tribunale, rispetta le politiche attuali, ma le critiche sono piovute senza sosta. La Bonnici Stores aveva chiesto il permesso per trasferire una stazione di rifornimento stradale in un campo ODZ, ma la proposta approvata nel 2019 include un vasto intervento su terreni incontaminati, con un’occupazione di suolo che ha lasciato molti ambientalisti senza parole. L’Environment Protection Directorate aveva lanciato l’allarme, definendo il progetto non una semplice ricollocazione, ma “un’espansione massiccia su terreno ODZ, con un uso del territorio esagerato e spropositato “.

    Incredibile ma vero: quattro membri del consiglio si sono opposti al progetto, ma ben sette hanno votato a favore, portando all’approvazione del piano, nonostante le evidenti preoccupazioni ambientali.

    Nel loro appello, Moviment Graffitti ha accusato il consiglio di aver violato norme legali fondamentali, ignorando le politiche di pianificazione e il principio dell’”uguaglianza delle armi”. Il gruppo ha dichiarato che “i rappresentanti del progetto hanno avuto molto più tempo per presentare il loro caso, mentre le obiezioni sono state ignorate o non adeguatamente registrate durante le udienze“. Tuttavia, il Tribunale ha respinto con fermezza queste accuse, affermando che “tutte le parti hanno avuto l’opportunità equa di presentare le loro argomentazioni e che il processo è stato condotto in conformità con gli standard legali “.

    Non solo: Graffitti ha sostenuto che il progetto violava chiaramente la Fuel Service Stations Policy, sostenendo che il sito non rispettava i criteri necessari, superava i limiti dimensionali consentiti e ricadeva su terreni agricoli di valore, in violazione di tutte le normative vigenti. Il gruppo ha inoltre dichiarato che il progetto andava contro diverse altre politiche fondamentali, tra cui il Strategic Plan for the Environment and Development, la Rural Policy and Design Guidance, la National Agricultural Policy e il North West Local Plan .

    Eppure, nonostante le forti obiezioni e il clamore, il Tribunale ha ribadito che il progetto è conforme ai requisiti politici e ambientali. Ha sottolineato che “l’impronta del sito è stata ridotta” e che sono state adottate misure di mitigazione, come la paesaggistica, per affrontare le preoccupazioni ambientali. Il Tribunale ha però imposto condizioni aggiuntive per minimizzare l’impatto del progetto: è stato richiesto che venga preparata una Environmental Protection Statement  (EPS), che gli impatti derivanti dagli scavi vengano ridotti al minimo e che venga ottenuto un permesso ambientale dall’Autorità per l’Ambiente e le Risorse (ERA).

    Foto: [Archivio Times Of Malta]

Advertisement
Continue Reading