Dopo anni di attesa e un investimento milionario, la strada che attraversa la suggestiva area di Wied il-Qlejgħa, meglio nota come Chadwick Lakes, è finalmente riaperta al pubblico. Un’opera da 3 milioni di euro che ha richiesto mesi di lavori e che ora promette di resistere alle intemperie e al passare del tempo.
Un tratto di appena 20 metri, ma di importanza cruciale: questa strada collega Mtarfa a Mosta ed è un’arteria essenziale per gli agricoltori locali. Il progetto è stato finanziato dall’Energy and Water Agency in collaborazione con Infrastructure Malta, sotto il coordinamento del Ministero dell’Infrastruttura e dell’Ambiente.
Durante l’inaugurazione, la ministra dell’Ambiente Miriam Dalli ha sottolineato quanto fosse importante trovare un equilibrio tra la necessità di accesso e la protezione della valle: “Volevamo salvaguardare Chadwick Lakes il più possibile.” Ma allo stesso tempo, ha ribadito, era essenziale garantire un passaggio sicuro per chi lavora in questa zona: “Abbiamo cercato di proteggere la sensibilità ecologica dell’area, senza dimenticare l’importanza di questa strada per gli agricoltori.”
Il nuovo tratto è stato progettato per resistere a qualsiasi tipo di traffico, compresi i mezzi pesanti, come le autobotti utilizzate per l’irrigazione. Non è stato un lavoro semplice: la strada originale, chiusa già nel 2021, è rimasta in condizioni critiche per anni a causa di cedimenti strutturali legati all’erosione. La costruzione è partita solo nell’agosto 2023 e ha richiesto soluzioni ingegneristiche avanzate, considerando che l’area può contenere fino a 35.000 metri cubi d’acqua.
Per evitare il ripetersi di crolli, il nuovo tratto è stato rinforzato con pali di ancoraggio, una soluzione che garantisce una stabilità senza precedenti rispetto alla vecchia base in pietra sciolta. Inoltre, gli argini della valle sono stati rinforzati per ridurre il rischio di erosione, una delle principali cause dei danni passati.
Chris Bonett, CEO di Infrastructure Malta, ha sottolineato il valore di questo progetto per la comunità: “Abbiamo fatto in modo che ciò che abbiamo avuto il privilegio di vivere da bambini possa essere goduto anche dai nostri figli e dai loro figli.”
Ma non è stato tutto semplice. Bonett ha ammesso che all’inizio c’erano molte incertezze: “Sei mesi fa non sapevamo se ci saremmo riusciti. Abbiamo visto con i nostri occhi le difficoltà che questo progetto ha presentato. Ma oggi possiamo dire di avercela fatta, grazie all’impegno straordinario del team.”
Un progetto diverso dagli altri, come ha spiegato lo stesso Bonett, che lo ha distinto dai lavori in corso per promuovere la mobilità alternativa, come l’upgrade di Vjal Kulħadd e il progetto di Msida Creek. Qui la priorità è stata la sicurezza e la salvaguardia di un’area tanto amata da residenti e visitatori. Ora la sfida sarà proteggere questa infrastruttura per le generazioni future.
Foto: Jonathan Borg