Il Partito Nazionalista (PN) ha lanciato un allarme sullo stato di degrado dell’Unità di Valutazione dello Sviluppo Infantile (CDAU), descrivendola come una vera e propria emergenza per migliaia di bambini vulnerabili. I rappresentanti del PN, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia, hanno chiesto al governo di intervenire con urgenza, investendo sia in una struttura moderna e adeguata sia nei professionisti che forniscono terapie essenziali.
Il CDAU, situato in un edificio fatiscente all’interno dell’Ospedale di St. Luke, è un punto di riferimento cruciale per oltre 4.000 bambini con difficoltà come autismo, ADHD, paralisi cerebrale e sindrome di Down. Eppure, l’ambiente non solo manca di comfort, ma rischia di compromettere ulteriormente il benessere di questi piccoli pazienti.
Graziella Attard Previ, responsabile per l’infanzia del PN, ha espresso sdegno per le condizioni della struttura: “Bambini in una fase così delicata della loro crescita non meritano un edificio trascurato, con ascensori rotti e spazi poco accoglienti”. Ha ribadito l’importanza di un intervento radicale, criticando le soluzioni temporanee: “Non possiamo permetterci di rattoppare problemi così gravi, serve una soluzione definitiva per garantire un ambiente dignitoso e stimolante.”
Non meno preoccupante è il problema delle lunghe liste d’attesa per ottenere consulenze psicologiche e report indispensabili per garantire supporto scolastico. Inoltre, molti genitori si trovano costretti a ricorrere a costosi terapisti privati, data la mancanza di sessioni regolari di terapia logopedica, occupazionale e fisioterapica. “Le cancellazioni e la scarsità di appuntamenti compromettono seriamente lo sviluppo dei bambini. Il governo sembra restare indifferente a tutto ciò”
ha dichiarato Attard Previ.
Adrian Delia, ex leader del PN, ha puntato il dito contro l’assenza di investimenti: “Servono spazi accoglienti e un ambiente che trasmetta serenità ai bambini, ma il governo continua a ignorare questa necessità. Così non possiamo andare avanti.”
Ancora più drammatiche le parole di Ivan Bartolo, che ha messo in luce il legame tra questa crisi e l’aumento della povertà infantile. Nonostante i proclami sulla crescita economica, il divario sociale si allarga sempre di più. “Abbiamo famiglie che dipendono dalle mense dei poveri o sono costrette a vivere in garage, perché gli affitti sono inaccessibili. In queste condizioni, i bambini diventano vittime invisibili di un sistema che li abbandona.” Bartolo ha aggiunto che il problema si aggrava con le lunghe liste d’attesa per l’assistenza abitativa, un fattore che espone molte famiglie a un continuo peregrinare.
Per interrompere questo ciclo, Bartolo ha proposto un focus sull’istruzione come strumento per combattere la povertà. Ha concluso con forza: “Eradicare la povertà non è solo un obbligo morale, è una responsabilità politica. I bambini di Malta meritano di più.”
Foto: Partit Nazzjonalista