Uno scontro infuocato tra interessi pubblici e difesa dell’ambiente ha messo la parola fine – almeno per ora – a un progetto milionario che avrebbe visto sorgere una casa di riposo per anziani su terreno ODZ a Naxxar. Dopo una lunga battaglia legale, il permesso di costruzione è stato ufficialmente revocato in appello, scatenando un’ondata di reazioni.
Il progetto era stato fortemente voluto dal consigliere laburista di Naxxar e leader della minoranza Mario Brincat, il quale, attraverso la sua azienda CE Installations, prevedeva di realizzare una struttura di tre piani con ben 47 camere. La casa di riposo sarebbe sorta su un’area tra Naxxar e Għargħur, accessibile da Sqaq l-Imnieqa. Un’iniziativa che prometteva di rispondere alla crescente domanda di strutture per anziani, ma che si è scontrata con un muro di opposizioni.
Nonostante i duri pareri contrari dell’Environment and Resources Authority (ERA) e delle associazioni ambientaliste, la Planning Authority aveva inizialmente approvato il progetto. Tuttavia, l’ONG Din l-Art Ħelwa ha deciso di portare la questione davanti all’Environment and Planning Review Tribunal (EPRT), sostenendo che l’area interessata rientrava in una Strategic Open Gap
, una zona in cui qualsiasi sviluppo urbano è proibito dai piani locali. Questi, infatti, consentono solo la realizzazione di infrastrutture pubbliche di piccola scala e di utilità essenziale.
L’EPRT ha accolto l’appello, revocando definitivamente il permesso di costruzione. Il tribunale ha sottolineato che la struttura, oltre a rappresentare una violazione delle normative urbanistiche, avrebbe avuto un impatto visivo significativo sul paesaggio circostante. Ha inoltre suggerito che il progetto venga ridimensionato e adattato per rispettare i piani regolatori vigenti.
Ora il destino della casa di riposo è più incerto che mai. Sarà la fine di questo ambizioso progetto o Brincat tornerà alla carica con una nuova proposta? Il verdetto del tribunale potrebbe aver chiuso un capitolo, ma la battaglia potrebbe essere tutt’altro che conclusa.
Foto: Planning Authority
Foto: Naxxar Local Council
