Il carcere di Malta affronta una realtà complessa: mentre emergono progressi significativi nella riabilitazione dei detenuti, condizioni igieniche e manutenzione lasciano ancora molto a desiderare. Ma i problemi non finiscono qui: solo quattro detenuti sono attualmente impiegati in lavori esterni, un dato che il National Audit Office (NAO) ha definito con preoccupazione un’occasione mancata per favorire il loro reinserimento nella società.
Secondo il NAO, il lavoro durante la pena potrebbe rappresentare una svolta per i detenuti, aiutandoli a costruire una nuova vita. Nonostante ciò, il numero di opportunità lavorative fuori dal carcere resta irrisorio. “Le autorità carcerarie hanno spiegato che le rigide restrizioni legali sull’uscita dal carcere stanno bloccando le possibilità di lavoro esterno”
si legge nel rapporto, mentre l’Agenzia dei Servizi Correttivi (CSA) lavora per ottenere modifiche legislative.
Nel frattempo, all’interno delle mura del carcere, i numeri raccontano un quadro parzialmente positivo: 381 detenuti sono stati assegnati a diversi ruoli lavorativi interni, un aumento rispetto al passato. Tuttavia, la scarsità di occasioni al di fuori delle mura rimane una macchia che l’amministrazione deve affrontare.
Tre anni fa, il NAO aveva avanzato 17 raccomandazioni per migliorare la situazione. Il nuovo rapporto evidenzia come solo tre siano state pienamente implementate, mentre undici hanno registrato progressi parziali. “Siamo preoccupati per il fatto che per nove raccomandazioni non ci sia stato alcun progresso significativo”
ha dichiarato l’ufficio audit.
Eppure, non mancano le buone notizie. La lotta contro le sostanze illecite ha portato a risultati straordinari: fino a luglio, il 58% dei nuovi ingressi risultava positivo a test per droghe, ma quattro settimane dopo questa percentuale si è ridotta a uno sbalorditivo 0,1%.
Nonostante questi successi, il rapporto denuncia gravi problemi di pulizia nelle aree comuni. “Gli spazi condivisi erano disseminati di mozziconi di sigarette, mentre i rifiuti alimentari si accumulavano attorno ai cestini” sottolinea l’audit.
Sul fronte della sicurezza e del personale, la situazione appare ancora critica. Nonostante un aumento del 15% degli agenti correttivi dal 2021, il carcere continua a dipendere pesantemente dagli straordinari, con un incremento complessivo dell’1% delle ore di lavoro extra in due anni. Studi interni indicano che sarebbero necessari almeno 100 agenti in più per raggiungere livelli operativi ottimali.
Non tutto però è stagnante: sono in corso ristrutturazioni che coinvolgono alcune divisioni e la cucina del carcere. È stata inoltre creata una cella pilota che punta a rivoluzionare gli standard di vita dei detenuti, con finestre più grandi, nuovi pavimenti e spazi di archiviazione ottimizzati. Tuttavia, le celle attualmente in uso non hanno ancora beneficiato di questi miglioramenti.
C’è però un altro problema che blocca i progressi: i piani per ampliare il carcere e accogliere 140 nuovi detenuti sono stati sospesi per mancanza di fondi. Il progetto, che ha già superato il budget originale del 2021, richiede ulteriori 4,5 milioni di euro per essere completato. Nel frattempo, una parte dei fondi è stata utilizzata per ampliare la portineria, aggiungendo nuovi uffici per il personale amministrativo e di sicurezza.
Foto: Matthew Mirabelli