Un vero scandalo sul lungomare di Ta’ Xbiex! I lavori per la costruzione di una colossale Capitaneria non solo sottraggono spazi pubblici preziosi, ma rappresentano anche l’ennesima promessa tradita dal governo. L’ONG Flimkien għal Ambjent Aħjar
non ha esitato a denunciare questo progetto come un atto di “furto ai danni dei poveri per favorire i ricchi”. E il peggio? È tutto sotto gli occhi di tutti, ma nulla sembra fermare questa ennesima ingiustizia.
L’opera mastodontica, che sorgerà presso Gzira Gardens, comprenderà non solo un ufficio ma anche un ristorante extra large
, un caffè e un negozio. È chiaro che non si tratti solo di un semplice miglioramento del porto, ma di un vero attacco agli spazi pubblici tanto cari ai residenti.
Astrid Vella, coordinatrice della FAA, ha tuonato contro le vuote promesse fatte dai politici. Dopo la grande protesta nazionale Xebbajtuna
dell’anno scorso, il primo ministro Robert Abela aveva assicurato che sarebbe stata emanata una legge per sospendere i lavori di costruzione durante i ricorsi sui permessi. Ebbene, quella legge non è mai arrivata. Risultato? I lavori per la Capitaneria sono iniziati comunque, ignorando l’appello della FAA.
Ma non è tutto. Charles Mercieca, presidente della FAA, ha voluto chiarire che l’ONG non è affatto contro lo sviluppo di porti turistici, ma contro la sottrazione di terreni pubblici. La FAA si era già battuta contro il progetto iniziale che prevedeva la costruzione della Capitaneria nell’area giochi per bambini. Quel progetto fu ritirato, ma solo per essere ripresentato, stavolta sul lungomare pubblico. Uno spostamento di pochi metri, ma con conseguenze devastanti.
Nel frattempo, Arnold Cassola, candidato alle elezioni, ha criticato duramente il governo, accusandolo di una contraddizione lampante: da un lato istituisce autorità per creare spazi verdi, dall’altro toglie quelli esistenti. Cassola ha poi evidenziato come l’ufficio del Marina potrebbe tranquillamente essere installato su un pontile o in uno degli innumerevoli uffici vuoti nella zona. “C’è davvero bisogno di un altro ristorante sul lungomare?”, si è chiesto, considerando che la zona è già piena di locali.
Michael Sciortino, portavoce della FAA per questo progetto controverso, ha rivelato dettagli ancora più inquietanti. Il permesso originale, PA 5468/10, per l’ammodernamento della marina, prevedeva solo un piccolo ufficio galleggiante. Ma nel 2017, Transport Malta, in un bando per la marina, dichiarò falsamente di avere i permessi per costruire non solo l’ufficio, ma anche un ristorante. Questi permessi, in realtà, non erano mai stati richiesti! Eppure, l’anno scorso, Transport Malta ha presentato una nuova domanda, PA 680/22, per costruire la Capitaneria su un sito che, ironicamente, è designato come Spazio Pubblico Aperto e quindi inedificabile per legge.
Sciortino ha sottolineato che l’UNESCO, quando designa i Siti Patrimonio Mondiale, richiede la protezione dell’area circostante attraverso una zona cuscinetto. La FAA ha ripetutamente richiesto che questa zona cuscinetto includesse la fascia costiera e stradale, per impedire che si costruisse a solo un metro dal mare, bloccando la vista su Valletta. Ma il governo, in modo deliberatamente illegale
, sta trattenendo gli studi sulle viste panoramiche, sottraendoli alla visione pubblica.
E non è tutto. La minaccia per lo status di Valletta come Patrimonio dell’Umanità non finisce qui. Tra le altre devastazioni approvate, vi sono il piano per aggiungere un piano extra al Lazzaretto e l’espansione dell’Hotel Excelsior. A questo si aggiungono il lido AquaLuna
a Gzira, le strutture del lido Fortina e i progetti per nuovi blocchi di appartamenti su Manoel Island. Non sorprende, quindi, che l’UNESCO stia esprimendo serie preoccupazioni per la situazione critica che circonda Valletta.
Foto: [Archivio Times of Malta]