Caos nei tribunali maltesi! Martedì è stata una giornata di paralisi totale, con udienze rinviate e giudici impossibilitati a svolgere il loro lavoro. Il motivo? Un’azione sindacale senza precedenti ha lasciato i tribunali senza personale chiave, come i registri di corte e i messaggeri, che si sono rifiutati di registrare verbali e di sostituire i colleghi assenti. Lo scontro, che coinvolge due sindacati in lotta per il riconoscimento della rappresentanza del personale, minaccia di bloccare ulteriormente l’intero sistema giudiziario.
Al centro della disputa, la scadenza dell’attuale accordo collettivo, prevista per la fine dell’anno. Il personale ha ricevuto direttive precise: “Nessuna sostituzione per chi è in ferie o in malattia”
. E mentre i sindacati serrano le file, giudici e magistrati si trovano a dover rinviare udienze, lasciando i cittadini in balia di ritardi interminabili.
La General Workers Union (GWU), una delle parti coinvolte, non arretra di un passo. Kevin Camilleri, vice segretario generale, ha dichiarato con fermezza: “Abbiamo i numeri. Quello che diciamo è che abbiamo il diritto di richiedere il riconoscimento affinché i nostri membri siano rappresentati dal sindacato che hanno scelto”
. Il problema, però, risiede in una scadenza normativa che impedisce richieste di riconoscimento nei tre mesi precedenti la scadenza di un accordo collettivo. La GWU sostiene di aver presentato la richiesta in tempo utile, rivendicando la possibilità di sedersi al tavolo delle trattative per il nuovo accordo.
Anche l’Union Ħaddiema Magħqudin (UĦM) non resta a guardare, emanando direttive simili per i propri iscritti. Tra le misure, il divieto per gli assistenti registri di inviare sostituti per i colleghi assenti e il blocco totale delle registrazioni delle sedute. Il braccio di ferro tra i due sindacati aggiunge ulteriore tensione a una situazione già complessa.
Nel mezzo di questo scontro di poteri, l’Agenzia per i Servizi Giudiziari ha lanciato un appello per una soluzione rapida e responsabile. “Esortiamo tutte le parti coinvolte a collaborare per il bene comune, senza pregiudicare i diritti di nessuno”
, si legge in una nota. L’agenzia ha ribadito l’impegno nel tutelare i diritti dei lavoratori, sottolineando però il ruolo essenziale che i tribunali svolgono nella società.
La situazione rimane incandescente e le ripercussioni si fanno sentire su cittadini, avvocati e magistrati, intrappolati in un’impasse che necessita di un intervento immediato.
Foto: Matthew Mirabelli