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Malta

Cantieri, scatta la stretta: solo supervisori qualificati entro sei mesi

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Un vero e proprio terremoto sta per scuotere il settore delle costruzioni! Tra sei mesi, chiunque voglia supervisionare la sicurezza nei cantieri dovrà avere qualifiche specifiche e figurare nell’elenco ufficiale dell’Occupational Health and Safety Authority (OHSA). Un giro di vite che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui i lavori vengono gestiti, ponendo fine all’era in cui chiunque poteva assumere il ruolo di supervisore senza alcuna formazione.

La realtà attuale è sconcertante: oggi, solo il 60% dei progetti edilizi è sotto la supervisione di una persona registrata nella lista dei “competenti” dell’OHSA. Questo significa che oltre un terzo dei cantieri è affidato a responsabili privi di certificazioni specifiche! Ma con la nuova normativa, annunciata dal ministro delle riforme nel settore delle costruzioni Jonathan Attard, questa situazione sarà presto rivoluzionata.

I regolamenti in vigore dal 2018 impongono già la presenza di un supervisore della sicurezza, ma fino a oggi non è mai stato richiesto che questo fosse effettivamente qualificato. Con le nuove regole, invece, chiunque voglia ricoprire questo ruolo dovrà possedere almeno un diploma di livello 5 MQRIC e due anni di esperienza nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Per chi non ha un titolo di studio, l’unico modo per ottenere l’idoneità sarà dimostrare almeno cinque anni di esperienza certificata nel settore.

E non è tutto: il potere dei supervisori crescerà in modo esponenziale. Saranno autorizzati a fermare immediatamente i lavori in caso di pericolo. Una misura drastica, ma necessaria per garantire che la sicurezza nei cantieri non sia più solo una formalità sulla carta.

Ma il controllo non si ferma ai supervisori. L’OHSA ha deciso di stringere ulteriormente le maglie della regolamentazione: ogni supervisore dovrà rinnovare la propria iscrizione alla lista dei “competenti” ogni anno.

“Se un supervisore non svolge il proprio lavoro come dovrebbe, può essere rimosso dall’elenco”, ha dichiarato la CEO dell’OHSA, Josianne Cutajar. Una dichiarazione forte che lancia un messaggio chiaro: chi non garantisce sicurezza e professionalità non avrà più spazio nel settore.

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Anche gli appaltatori dovranno adeguarsi a nuove regole stringenti. La legge impone infatti che ogni cantiere abbia una valutazione scritta dei rischi. E questa norma varrà anche per i lavoratori autonomi, spesso dimenticati dalle regolamentazioni sulla sicurezza.

Un’altra novità rivoluzionaria riguarda l’introduzione della figura del “rappresentante del committente”.

“Questa figura avrà tutte le responsabilità legali del costruttore. Sarà particolarmente utile per le aziende con un consiglio di amministrazione, perché permetterà di individuare chiaramente chi ha la responsabilità legale”, ha spiegato Cutajar. “Avere una persona direttamente responsabile contribuirà a elevare gli standard di sicurezza nel settore”.

Il ministro Attard ha voluto sottolineare che queste misure non sono un semplice aggiornamento burocratico, ma una vera rivoluzione culturale per il settore.

“Queste riforme dimostrano la nostra volontà di rendere i luoghi di lavoro più sicuri. Non possiamo permetterci di ignorare la sicurezza nei cantieri” , ha affermato con decisione.

Con la pubblicazione della legge prevista nei prossimi giorni e la sua entrata in vigore entro sei mesi, il settore edile si trova davanti a un bivio. Sarà finalmente la fine dei cantieri senza regole e della sicurezza lasciata al caso?

Foto: Matthew Mirabelli
Foto: DOI/ Clodagh O’Neill

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