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Malta

Bullismo sul lavoro: una proposta di legge accende la speranza

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Un urlo silenzioso risuona nei luoghi di lavoro: il bullismo sul posto di lavoro sta devastando la salute mentale dei dipendenti e sta generando costi enormi per le aziende. Tre deputati del Partito Nazionalista, Ivan Castillo, Graziella Attard Previ e Ian Vassallo, hanno deciso di prendere posizione e combattere questa piaga con una proposta di legge rivoluzionaria.

Mercoledì, in una conferenza stampa, Castillo e Attard Previ hanno annunciato l’intenzione di presentare un disegno di legge in parlamento che obbligherebbe le aziende con 49 o più dipendenti a implementare una politica di tolleranza zero contro il bullismo. Questa iniziativa nasce da numeri sconvolgenti pubblicati dall’associazione Bbrave: “Il 64% delle persone crede che il bullismo sia presente nel proprio ambiente lavorativo. Il 40% lo ha vissuto sulla propria pelle, e un impressionante 20% lo subisce ogni singolo giorno.”

“Non possiamo più ignorare questo problema,” ha dichiarato Castillo, aggiungendo che il bullismo non distrugge solo la salute mentale dei dipendenti, ma ha anche conseguenze economiche devastanti: “Stress, autolesionismo e persino pensieri suicidi sono il prezzo che alcuni lavoratori stanno pagando. E quando le aziende tollerano questi comportamenti, si trovano a dover affrontare un aumento di assenze per malattia, alti tassi di turnover e un calo nello sviluppo delle competenze.”

Attard Previ ha sottolineato quanto sia fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro: “Trascorriamo gran parte della nostra vita lavorando. Non possiamo permettere che le persone siano umiliate, isolate o trattate ingiustamente. Ogni dipendente merita rispetto e protezione.”

Ma cosa si intende per bullismo sul posto di lavoro? Le manifestazioni di questo fenomeno possono includere:

  • Essere costantemente scherniti o ricordati degli errori passati.
  • Ricevere minacce di licenziamento.
  • Essere isolati da colleghi o superiori.
  • Essere caricati di scadenze impossibili o assegnazioni eccessive.
  • Ricevere critiche ingiustificate, insulti, sguardi ostili o email aggressive.
  • Essere monitorati in modo ossessivo o umiliati pubblicamente.

“Anche se certe forme di bullismo non sono considerate illegali, l’impatto sul morale dei dipendenti e sull’intera azienda può essere devastante,”  ha concluso Attard Previ.

Foto: Shutterstock

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