L’euforia per il ritrovamento di una presunta bomba inesplosa si è trasformata in un brusco risveglio questa settimana, quando gli esperti dell’esercito maltese hanno rivelato che l’oggetto, tanto misterioso quanto atteso, non era altro che un semplice pezzo di ceramica, e non una reliquia bellica.
Lunedì sera, il piccolo angolo di paradiso di Veċċja Point, nella Baia di San Paolo, è diventato improvvisamente teatro di un’operazione ad alta tensione. Alcuni bagnanti, col fiato sospeso, hanno intravisto sul fondo marino qualcosa che somigliava a una bomba inesplosa. Immaginate la scena: il cuore che batte all’impazzata, lo sguardo fisso sull’oggetto misterioso, e la mente che corre subito all’idea di un ordigno bellico dimenticato dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Non appena è stato dato l’allarme, le autorità sono intervenute con la massima urgenza, inviando sul posto sia la polizia che i sommozzatori specializzati delle Forze Armate di Malta (AFM).
“Un cilindro lungo, cavo, con l’aspetto di un vecchio proiettile di guerra,”
hanno riferito i testimoni, certi di trovarsi di fronte a un frammento del passato. Ma il colpo di scena è arrivato presto: dopo un esame minuzioso, gli esperti dell’AFM hanno decretato che si trattava di un semplice manufatto in ceramica, privo di qualsiasi traccia di esplosivo.
Questo episodio non è un caso isolato nelle acque di Malta. Solo qualche tempo fa, una spiaggia a Marsaxlokk è stata sgomberata dopo il rinvenimento di una bomba bellica che il mare aveva riportato a riva. E chi può dimenticare il giovane di 15 anni che, solo un anno prima, ha seminato il panico a Birkirkara dopo aver scoperto due piccole bombe risalenti alla Seconda Guerra Mondiale?
Credit: Ishmael Cocker