Un aumento salariale minimo di soli €5,24 a settimana: questo è quanto riceveranno i lavoratori per affrontare l’aumento del costo della vita. L’incremento, uno dei più bassi degli ultimi tre anni, arriva come una doccia fredda per molti, considerando il record di €12,81 dell’anno scorso. Il COLA, che dovrebbe aiutare le famiglie a mantenere il potere d’acquisto, ha visto variazioni significative: nel 2022 l’aumento era di €9,90 a settimana, mentre nel 2021 si era limitato a €1,75.
Il COLA, un beneficio che tutti i dipendenti ricevono e che viene pagato dai datori di lavoro, si basa su una formula fissa che calcola il costo di un paniere di beni essenziali. Ma nonostante le numerose richieste da parte di diversi partner sociali e del Partito Nazionalista, il COLA continuerà ad essere tassato. Un’occasione mancata, a detta del Partito Nazionalista, che ha commentato che senza una riduzione delle tasse sul COLA, “il bilancio sarebbe stato inutile”. Il ministro delle Finanze Clyde Caruana, dal canto suo, ha difeso la misura fiscale, dichiarando che “il sistema fiscale sul COLA dovrebbe rimanere in vigore poiché ha funzionato bene negli ultimi 30 anni”
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Ma non tutto è perduto
: circa 100.000 famiglie a basso reddito riceveranno un ulteriore supporto finanziario grazie all’estensione del supplemento COLA, introdotto nel Bilancio 2023. L’importo dell’incremento sarà legato al numero di figli a carico, e potrebbe variare da €100 fino a €1.500 annui, offrendo così un sollievo concreto a chi ne ha più bisogno.
Questo beneficio aggiuntivo sarà suddiviso in due tranche: la prima arriverà a dicembre, mentre la seconda è prevista a metà del prossimo anno. In totale, il governo investirà ben €48 milioni per sostenere le famiglie più povere.
Nel frattempo, buone notizie anche per i lavoratori con salario minimo: a partire dal 1° gennaio, il minimo passerà dagli attuali €213,54 a settimana a €221,78, un aumento di €8,24 che include il COLA ma sarà esente da imposte. Si tratta del secondo aumento consecutivo in due anni, nell’ambito di un ambizioso piano quadriennale volto a migliorare i livelli salariali minimi, con un obiettivo di incremento massimo di €10 entro il 2027.
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