“Pensavo alle mie figlie mentre tentavo di salvarle la vita”
Derek Abbot non dimenticherà mai quel momento. Una serata tranquilla a Ta’ Fra Ben si è trasformata in un incubo quando una giovane donna di soli 19 anni ha perso i sensi, proprio davanti ai suoi occhi. In un istante, la calma è stata spezzata da grida disperate. Abbot, scozzese di 59 anni, ha agito senza esitazione, unendo le forze con due sconosciute per salvare la vita della ragazza, colpita da una crisi epilettica mentre nuotava.
“Mi sono venute subito in mente le mie figlie”
ha confessato Abbot, mentre ripercorreva i minuti concitati che lo hanno visto eseguire la rianimazione cardiopolmonare insieme a due donne. Una tedesca e una giovane sconosciuta si alternavano nelle compressioni toraciche, mentre lui somministrava la respirazione bocca a bocca. Il tutto è durato interminabili 15 minuti, fino all’arrivo dei paramedici.
La Croce Rossa di Malta non ha tardato a lodare pubblicamente il suo coraggio con un post su Facebook, descrivendo Abbot come “l’uomo scozzese che ha eroicamente iniziato la rianimazione, svolgendo un ruolo cruciale nel salvataggio, prima che arrivasse l’aiuto professionale”
. La prontezza di riflessi e la determinazione di Abbot sono state decisive, salvando una vita in extremis.
Abbot, che vive a Malta da 23 anni e lavora come consulente nel settore dell’ospitalità, aveva in programma una serata tranquilla con sua moglie, ammirando il mare alle 18:00 circa. “Eravamo seduti sugli scogli, a bere qualcosa, quando all’improvviso c’è stato un trambusto sulla spiaggia rocciosa di fronte a noi”, ha ricordato con ancora l’adrenalina in corpo. Davanti ai suoi occhi, una scena che sembrava irreale: una giovane giaceva su una penisola rocciosa, circondata da persone, mentre qualcuno cercava di metterla in posizione di sicurezza. “I suoi occhi erano aperti, ma non rispondeva”
.
Nonostante lo shock, Abbot si è fatto avanti, mettendo a frutto la formazione di primo soccorso ricevuta anni prima come chef esecutivo. Insieme a due donne, che non aveva mai visto prima, ha iniziato la rianimazione. “Le due donne – una tedesca e un’altra ragazza – si alternavano nelle compressioni toraciche, mentre io facevo la respirazione bocca a bocca. È durato circa 15 minuti fino all’arrivo dei paramedici”.
Durante quei momenti di tensione, Abbot ha cercato di capire dagli amici della giovane se avesse assunto droghe o alcool, o se soffrisse di qualche condizione medica. I ragazzi, sconvolti, gli hanno risposto che la ragazza era sobria e che avevano deciso di fare un bagno dopo aver finito un corso. All’improvviso, mentre nuotava, la giovane era emersa dall’acqua mostrando segni di una crisi. I suoi amici l’avevano rapidamente portata su una penisola rocciosa, ma lì aveva perso conoscenza.
La tempestiva reazione di Abbot e delle altre due donne ha permesso alla ragazza di avere una speranza, ma la situazione rimane critica. Dopo l’arrivo della Croce Rossa di Malta, la polizia, i soccorritori del Dipartimento della Protezione Civile e l’ambulanza sono giunti rapidamente sul posto. La giovane è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove è tuttora in condizioni gravi.
Ma per Abbot, l’incubo non è finito. “La parte più traumatica per me è stata dover lasciare quella giovane ragazza lì, non responsiva” ha detto con voce rotta. “Ho due figlie di 23 e 25 anni e non potevo fare a meno di pensare a loro. Voglio solo sapere se quella ragazza sta bene. Mi piacerebbe tanto visitarla, vederla sveglia e assicurarmi che stia bene”
.
Il gesto eroico di Abbot dimostra quanto sia cruciale agire con prontezza in situazioni di emergenza. La rianimazione cardiopolmonare (CPR) è una tecnica salvavita, utilizzata quando qualcuno smette di respirare o il cuore cessa di battere. Combinando compressioni toraciche rapide e respirazione bocca a bocca, si può dare alla vittima una possibilità di sopravvivenza. In Malta, il tasso di sopravvivenza agli arresti cardiaci osservati da astanti è ancora sotto la media, ma la Malta Resuscitation Council sta cercando di invertire la tendenza. L’intervento immediato dei presenti può aumentare le probabilità di sopravvivenza fino al 40%.
Foto: Chris Sant Fournier