Malta

annabelle monreal evita il carcere: il passato torbido non basta a fermare la redenzione

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Una donna con un passato torbido, costellato di truffe immobiliari, ha evitato una nuova condanna a due anni di carcere, grazie a prove schiaccianti del suo impegno per cambiare vita. Annabelle Camilleri Monreal, 39 anni, conosciuta per le sue abili truffe nel settore immobiliare, è stata graziata da una sentenza più severa dopo che professionisti hanno testimoniato la sua sincera volontà di redimersi.

La vicenda che l’ha portata nuovamente in tribunale risale a dieci anni fa, quando Monreal firmò un contratto di affitto per una lussuosa villa a Safi, dichiarando che le era stata donata dai suoi nonni nel 2004. Convincente come sempre, inviò foto accattivanti dell’immobile a un potenziale inquilino che, senza nemmeno visitare la villa, si lasciò persuadere a firmare il contratto. Non solo: cambiò il proprio indirizzo sulla carta d’identità per trasferirsi in quella villa da sogno e pagò 1.350 euro di anticipo per affitto, utenze e possibili danni. Ma il sogno si trasformò presto in incubo: le chiavi dell’immobile non arrivarono mai.

Quando la vittima scoprì la verità, rimase scioccata: quella villa apparteneva a una coppia sposata che l’aveva acquistata tramite asta giudiziaria nel 2013. Monreal, a quel punto, si affrettò a promettere un rimborso, restituendo 1.500 euro nel settembre 2014 e promettendo di saldare il resto. Ma ci vollero quattro anni per chiudere il debito e, nel frattempo, la vittima aveva già denunciato il caso alla polizia.

Nel 2021, Monreal fu condannata a due anni di carcere dal Tribunale dei Magistrati, ma la sentenza fu successivamente annullata per una questione tecnica, e il caso tornò in aula. Nel giudizio più recente, la magistrata Marse-Ann Farrugia ha preso in considerazione il fatto che Monreal avesse rimborsato completamente il danno entro il 2018 e che la vittima non avesse più interesse nel procedimento. La corte l’ha assolta dall’accusa di frode, ma l’ha dichiarata colpevole di guadagno fraudolento, recidiva e di aver commesso il reato durante una sospensione condizionale.

Il tribunale ha osservato che la Monreal aveva un passato criminale turbolento, con ben otto condanne per frode, falsificazione di documenti, due furti, due episodi di lesioni lievi e diverse contravvenzioni .

Ma la storia di Annabelle Camilleri Monreal non si ferma qui. La donna era già nota per frodi simili, come quella di dieci anni fa, quando affittò un appartamento a Xemxija che non era suo, sottraendo 1.000 euro a un uomo. Eppure, qualcosa sembra essere cambiato: negli ultimi anni trascorsi dietro le sbarre, Monreal ha completato cinque corsi educativi e ha svolto volontariato presso il Corradino Correctional Facility. La sua psicoterapeuta ha testimoniato che la donna, pur avendo in passato creduto nelle scorciatoie, ora sembra aver capito che il vero successo non si ottiene ingannando gli altri.

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Oggi Annabelle ha cambiato atteggiamento – ha spiegato la psicoterapeuta in tribunale – e ha una famiglia pronta a sostenerla, offrendo un tetto e un lavoro per aiutarla a reinserirsi nella società .

I suoi avvocati, Franco Debono e Marion Camilleri, hanno sostenuto che la donna meritava una nuova possibilità, ma il pubblico ministero ha insistito per una pena effettiva, sostenendo che i progressi della Monreal fossero dovuti solo al contesto controllato del carcere.

La magistrata Farrugia ha però riconosciuto gli sforzi della donna: “Il carcere non deve essere solo una punizione, ma anche un’opportunità di riforma per consentire il reintegro dei detenuti nella società” .

Considerando il suo percorso di riabilitazione, il tribunale ha deciso di non infliggere una nuova pena detentiva. Monreal è stata sottoposta a tre anni di libertà vigilata per garantirne la buona condotta e multata di 1.200 euro per aver violato la precedente sospensione condizionale e per coprire le spese processuali.

Foto: Jonathan Borg

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