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Malta

Ambulance in Valletta kept waiting as tables and chairs obstruct path

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Ennesimo dramma a Valletta: un’ambulanza resta bloccata tra tavoli e sedie mentre tenta di salvare una vita.

Valletta torna al centro delle polemiche per la sua caotica gestione degli spazi pubblici. Questa volta, un’ambulanza è rimasta intrappolata in via St Lucia, costretta a districarsi tra tavolini, sedie e ombrelloni disseminati lungo la strada, mentre ogni secondo perso avrebbe potuto fare la differenza per un paziente in emergenza. Erano circa le 13:15 quando il veicolo di soccorso, diretto verso un’urgenza, ha incontrato questo ostacolo proprio nei pressi dei tribunali, a pochi passi dalla Co-Cattedrale di San Giovanni. I presenti hanno assistito impotenti alla scena, immortalata in uno scatto da un passante: l’ambulanza ferma, in attesa che il personale dei locali cercasse disperatamente di liberare il passaggio per permetterle di avanzare.

La situazione è inaccettabile! A sottolinearlo con veemenza è stata Paula Mifsud Bonnici, vice whip del PN, che non ha risparmiato accuse: “Nonostante tutte le promesse di questo governo, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, soprattutto dei residenti di Valletta, sono palesemente ignorate.”

Tra i presenti, una donna ha raccontato al Times of Malta di aver sentito l’urgenza di intervenire: “Purtroppo, in caso di emergenza, è assolutamente impossibile per un’ambulanza o un camion dei pompieri attraversare queste strade.” Con un misto di frustrazione e determinazione, ha iniziato a spostare mobili e ombrelloni da sola: “Ho dovuto spostare tavoli, sedie, ombrelloni e persino tazze di caffè per creare un passaggio. Poi, una volta che l’ambulanza ha preso il paziente, ho guidato il conducente per farlo uscire dalla stessa strada.”

Purtroppo, questo non è un episodio isolato. Solo a marzo, il gruppo di residenti Residenti Beltin aveva diffuso un video che mostrava un’altra ambulanza bloccata da una selva di mobili da esterno in Republic Street, rinfocolando il dibattito sull’invasione degli spazi pubblici da parte delle attività commerciali.

Nel 2023, persino l’Università di Malta, che ha un campus a Valletta, è stata costretta a fare ricorso contro il comune per il “caos” generato dai tavoli e dalle sedie fuori dall’ingresso principale. Durante la Settimana Santa, le celebrazioni del Venerdì Santo sono state rovinate dalla presenza ingombrante di mobili e dalla musica assordante che risuonava mentre i fedeli cercavano di partecipare ai riti.

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Non sono solo i residenti di Valletta a essere esasperati. A Mellieħa, si sono organizzate proteste contro l’arredamento esterno posizionato da un locale del gruppo db nella piazza principale, nonostante l’assenza di permessi. Situazioni simili si sono verificate a Victoria, Gozo, dove diverse ONG si sono scagliate contro l’occupazione di Piazza San Giorgio da parte di caffè e ristoranti. Anche l’arciprete della Basilica di San Giorgio ha denunciato pubblicamente i “predoni” della piazza, accusandoli di rifiutare qualsiasi compromesso, mentre le autorità si dichiaravano impotenti.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

Ennesimo dramma a Valletta: un’ambulanza resta bloccata tra tavoli e sedie mentre tenta di salvare una vita.

Valletta torna al centro delle polemiche per la sua caotica gestione degli spazi pubblici. Questa volta, un’ambulanza è rimasta intrappolata in via St Lucia, costretta a districarsi tra tavolini, sedie e ombrelloni disseminati lungo la strada, mentre ogni secondo perso avrebbe potuto fare la differenza per un paziente in emergenza. Erano circa le 13:15 quando il veicolo di soccorso, diretto verso un’urgenza, ha incontrato questo ostacolo proprio nei pressi dei tribunali, a pochi passi dalla Co-Cattedrale di San Giovanni. I presenti hanno assistito impotenti alla scena, immortalata in uno scatto da un passante: l’ambulanza ferma, in attesa che il personale dei locali cercasse disperatamente di liberare il passaggio per permetterle di avanzare.

La situazione è inaccettabile! A sottolinearlo con veemenza è stata Paula Mifsud Bonnici, vice whip del PN, che non ha risparmiato accuse: “Nonostante tutte le promesse di questo governo, la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, soprattutto dei residenti di Valletta, sono palesemente ignorate.”

Tra i presenti, una donna ha raccontato al Times of Malta di aver sentito l’urgenza di intervenire: “Purtroppo, in caso di emergenza, è assolutamente impossibile per un’ambulanza o un camion dei pompieri attraversare queste strade.” Con un misto di frustrazione e determinazione, ha iniziato a spostare mobili e ombrelloni da sola: “Ho dovuto spostare tavoli, sedie, ombrelloni e persino tazze di caffè per creare un passaggio. Poi, una volta che l’ambulanza ha preso il paziente, ho guidato il conducente per farlo uscire dalla stessa strada.”

Purtroppo, questo non è un episodio isolato. Solo a marzo, il gruppo di residenti Residenti Beltin aveva diffuso un video che mostrava un’altra ambulanza bloccata da una selva di mobili da esterno in Republic Street, rinfocolando il dibattito sull’invasione degli spazi pubblici da parte delle attività commerciali.

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Nel 2023, persino l’Università di Malta, che ha un campus a Valletta, è stata costretta a fare ricorso contro il comune per il “caos” generato dai tavoli e dalle sedie fuori dall’ingresso principale. Durante la Settimana Santa, le celebrazioni del Venerdì Santo sono state rovinate dalla presenza ingombrante di mobili e dalla musica assordante che risuonava mentre i fedeli cercavano di partecipare ai riti.

Non sono solo i residenti di Valletta a essere esasperati. A Mellieħa, si sono organizzate proteste contro l’arredamento esterno posizionato da un locale del gruppo db nella piazza principale, nonostante l’assenza di permessi. Situazioni simili si sono verificate a Victoria, Gozo, dove diverse ONG si sono scagliate contro l’occupazione di Piazza San Giorgio da parte di caffè e ristoranti. Anche l’arciprete della Basilica di San Giorgio ha denunciato pubblicamente i “predoni” della piazza, accusandoli di rifiutare qualsiasi compromesso, mentre le autorità si dichiaravano impotenti.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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