L’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo del lavoro e, a Malta, sembra che questa rivoluzione tecnologica venga accolta a braccia aperte! Secondo un recente sondaggio dell’Eurobarometro, i maltesi sono i più ottimisti dell’UE sull’impatto dell’AI nel loro impiego e tra i più convinti che la tecnologia sia un vero motore di crescita economica.
Ma quanto è forte questo entusiasmo? I dati parlano chiaro: il 75% dei maltesi crede che l’AI avrà un effetto positivo sull’economia del paese, un dato superato solo da Slovenia (78%) e Lituania (77%). Inoltre, Malta si distingue per essere tra i paesi più fiduciosi riguardo all’influenza dell’AI sulla società e il più convinto in assoluto che questa innovazione migliorerà la qualità della vita e l’apprendimento.
Questa fiducia non è campata in aria: chi lavora a Malta vede nell’AI un alleato prezioso per velocizzare i processi, automatizzare le mansioni ripetitive e migliorare l’efficienza lavorativa. Tuttavia, non tutti i timori sono svaniti: il 63% degli intervistati teme che l’AI possa sottrarre posti di lavoro, una percentuale leggermente inferiore alla media europea (66%).
Ma c’è di più! I lavoratori maltesi sono i più favorevoli in Europa all’uso dell’intelligenza artificiale per selezionare nuovi dipendenti, organizzare turni di lavoro e gestire i dati dei lavoratori. E non solo: sono anche i più aperti all’idea che l’AI possa essere utilizzata per monitorare le prestazioni dei dipendenti (64%) e persino per controllare le attività sul posto di lavoro (63%).
E non si tratta solo di teoria. Secondo il sondaggio, molti intervistati a Malta hanno dichiarato di aver già visto con i loro occhi l’AI in azione nel proprio ambiente di lavoro.
A livello europeo, la ricerca ha rivelato che due terzi dei lavoratori dell’UE vedono nelle nuove tecnologie un vantaggio per il proprio impiego, mentre solo uno su cinque ritiene che abbiano un impatto negativo.
“Le percentuali di chi considera positivo l’impatto delle tecnologie più recenti sul proprio lavoro variano ampiamente tra gli Stati membri dell’UE. La maggioranza degli intervistati in tutti i paesi UE ha espresso un giudizio favorevole, con Malta (85%), Svezia (78%) e Lituania (76%) in cima alla classifica” si legge nel rapporto. “All’opposto, solo il 56% in Portogallo, il 57% in Francia e il 61% in Romania ha espresso un’opinione positiva.”
La media europea si è attestata al 66%.
L’indagine ha coinvolto circa 500 partecipanti maltesi ed è stata condotta online tra aprile e maggio dello scorso anno, con un totale di circa 26.000 interviste realizzate in tutta l’Unione Europea.
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