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Affitti a Malta: discriminazione tra cittadini EU e non EU, indignazione sui Social Media

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In un recente post su Facebook, un proprietario di casa a Malta ha pubblicizzato un appartamento situato nel cuore di Birkirkara. La proprietà, descritta come un grazioso appartamento con ampie aree abitative, due camere da letto arredate, una camera da letto non arredata e accesso al tetto e ai balconi, è stata elencata con un canone mensile di €900. Tuttavia, il post ha preso una piega controversa quando il proprietario ha specificato canoni diversi in base alla nazionalità del locatario: €900 al mese per i cittadini dell’UE e €1300 per i cittadini non dell’UE, giustificando che nel canone più elevato era incluso il servizio di pulizia.

Il post ha immediatamente scatenato una valanga di commenti da parte degli Expat e maltesi, accusando il proprietario di discriminazione e razzismo. Un Expat ha commentato sulla crescente tendenza a differenziare i canoni in base alla nazionalità, mentre un altro ha sottolineato l’assurdità di addebitare un extra di €400 per le pulizie. Il commentatore ha inoltre criticato l’offensiva supposizione che solo i cittadini non dell’UE necessitino di servizi di pulizia, sottolineando l’individualità delle persone indipendentemente dalla loro nazionalità.

Anche i maltesi hanno espresso il loro disprezzo per tali pratiche discriminatorie. Un individuo maltese, che è anche un agente immobiliare e proprietario di immobili, ha condiviso la sua prospettiva sulla questione. Pur riconoscendo che alcuni inquilini potrebbero non mantenere bene la proprietà, ha sottolineato che la pulizia non è determinata dalla nazionalità, dall’età o da qualsiasi altro fattore. Un altro maltese ha sarcasticamente messo in discussione il canone per gli inquilini di nazionalità mista, suggerendo un prezzo intermedio con servizi di pulizia limitati.

Il post ha anche visto cittadini maltesi scusarsi a nome dei loro connazionali per tali azioni offensive. Un commentatore ha etichettato il canone discriminatorio come “scioccante” e “disgustosa”, mentre un altro ha avvertito delle potenziali conseguenze negative di tali atteggiamenti nei confronti dei Cittadini di Paesi Terzi (TCN). Sono state fatte anche richieste di segnalare l’incidente alla Commissione Europea a Malta.

In un’epoca in cui l’inclusività e l’uguaglianza sono fondamentali, tali incidenti servono come un forte promemoria dei pregiudizi che esistono ancora nella società. La Carta dei Diritti Umani, nell’articolo 21, sottolinea l’importanza di prevenire e combattere ogni forma di discriminazione. La forte risposta contro il post discriminatorio dà speranza che molti siano disposti a opporsi a tali pregiudizi e a lottare per una Malta ancora più inclusiva, in linea con i principi fondamentali dei diritti umani.

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