Una nuova denuncia esplosiva mette sotto i riflettori il Ministro Clint Camilleri e sua moglie Deborah, coinvolti, secondo le accuse, in un intricato racket criminale a Gozo. L’ex deputato Jason Azzopardi ha presentato una richiesta urgente per un’indagine magistrale che potrebbe sconvolgere l’intero panorama politico maltese. Posti di lavoro pubblici e ormeggi altamente richiesti al porto di Mġarr sarebbero stati assegnati in modo fraudolento, con l’approvazione dello stesso Ministro.
Dopo mesi di indagini e testimonianze raccolte sotto il vincolo del segreto professionale, Azzopardi si rivolge a un magistrato per sequestrare dispositivi elettronici e prove fondamentali prima che vengano distrutti. “Dal settembre scorso ho ricevuto informazioni su un racket in corso che coinvolgeva il Ministero di Gozo e Transport Malta,”
ha dichiarato Azzopardi, aggiungendo che queste attività avrebbero beneficiato elettoralmente il Ministro, pur non avendo prove di un guadagno economico diretto da parte sua.
Al centro di questa rete illecita ci sarebbe Toni Caruana, conosciuto come Żbibu, residente a Qala. Incontri segreti nella piazza del villaggio e nei club locali servivano per offrire posti di lavoro o ormeggi in cambio di denaro o regali, sostiene Azzopardi. Żbibu avrebbe poi passato le richieste a suo figlio Christoph Caruana, responsabile del Customer Care al Ministero di Gozo e parte del segretariato privato del Ministro Camilleri. Christoph, a sua volta, si sarebbe messo in contatto con Marcel Meilaq, un funzionario di Transport Malta, anch’egli residente a Qala e “molto vicino”
al Ministro.
Secondo Azzopardi, “Meilaq è stato il collegamento essenziale che ha reso possibile il successo di questo racket corrotto.” Camilleri, pur essendo consapevole di queste operazioni, avrebbe avallato le azioni dei Caruana “con la sua benedizione e approvazione.”
Non meno scioccanti sono le accuse rivolte alla moglie del Ministro, Deborah Camilleri. Avvocata di professione e manager di Transport Malta a Gozo, è sospettata di appropriazione indebita e riciclaggio di denaro. “Nonostante fosse un’impiegata a tempo pieno, esercitava regolarmente la sua attività legale privata durante l’orario lavorativo presso i tribunali di Gozo,”
ha affermato Azzopardi. Come prova, ha presentato documenti che dimostrerebbero la sua presenza in tribunale per rappresentare clienti privati in almeno undici occasioni durante l’orario d’ufficio.
La denuncia di Azzopardi è un appello urgente affinché vengano sequestrati immediatamente telefoni cellulari, server e altri dispositivi elettronici appartenenti ai sospettati. L’indagine dovrebbe coprire reati come corruzione, dichiarazioni false, frode, abuso d’ufficio, riciclaggio di denaro e “uso improprio di sistemi informatici.”
“Questa vicenda dimostra chiaramente come certi reati possano essere perpetrati con il supporto di figure chiave e l’assenza di un controllo adeguato,”
ha dichiarato Azzopardi.
Le prove presentate includono documenti che mostrano come Deborah Camilleri abbia gestito più cause legali in tribunale nello stesso giorno durante il suo orario di lavoro ufficiale, rafforzando l’urgenza di un’indagine approfondita.
Crediti foto: Times of Malta/Facebook