Malta

Abusi di potere e nomine sospette: bartolo e camilleri sotto assedio

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Il Commissario per gli Standard ha colpito duro: il ministro del turismo Clayton Bartolo avrebbe abusato del suo potere. Eppure, nonostante l’eco dello scandalo e le pressioni crescenti, Bartolo rifiuta di dimettersi. Anzi, contrattacca: “Il PN parla di frode, ma quella parola non compare da nessuna parte nel rapporto sugli standard. È solo un’operazione di spin politico, un tentativo di travisare il rapporto e inventare una storia,”  ha dichiarato con fermezza.

Dietro il volto serio, però, il ministro ha mostrato un lato diverso: “Non sono una persona ostinata o arrogante, anche se c’è chi cerca di dipingermi così. Mi dispiace se, in qualche modo, ho mancato sotto il profilo etico. Ma chi chiede le mie dimissioni lo fa per ragioni legali,”  ha aggiunto.

Bartolo non è solo in questo scandalo. Anche il ministro Clint Camilleri è finito nel mirino per aver favorito, insieme a Bartolo, l’assunzione di Amanda Muscat, all’epoca fidanzata di Bartolo e oggi sua moglie. Il prezzo di questa controversa nomina? Ben €68,000 all’anno per un ruolo di consulente politico, nonostante la donna non avesse alcuna qualificazione adeguata.

Amanda Muscat, già segretaria di Bartolo, era stata inizialmente nominata nel suo ministero con uno stipendio di €62,000. Poi, trasferita al ministero di Camilleri, ha ricevuto un aumento salariale. Ma il Commissario per gli Standard ha rivelato che, in realtà, Muscat svolgeva solo compiti da segretaria. “Non aveva le qualifiche necessarie né un’esperienza significativa nel turismo per essere una consulente,”  si legge nel rapporto.

Nonostante tutto, Bartolo difende l’operato suo e di Camilleri, affermando che “il Manuale delle assunzioni non è stato violato, né nella modalità di reclutamento né nel compenso. Non ci sono criteri specifici su come fissare il salario di una persona di fiducia”. Ha poi insistito: “Non possiamo giudicare il valore di una persona solo dai titoli accademici; bisogna considerare i risultati concreti del lavoro svolto. I cittadini sanno cosa è stato fatto.”

E mentre il dibattito si infiamma, il Primo Ministro Robert Abela ha tentato di minimizzare la questione. “Tutti commettiamo errori,” ha dichiarato Abela, assicurando però che Bartolo e Camilleri manterranno i loro ruoli ministeriali.

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Il Commissario Joseph Azzopardi, nel suo rapporto, ha chiesto una revisione urgente del Manuale per evitare futuri abusi. Ha inoltre evidenziato che Muscat aveva ricevuto un’indennità di “expertise” di €20,000, prevista solo in casi eccezionali per consulenti con competenze specializzate. Questo solleva ulteriori dubbi sull’intera operazione.

Nonostante le giustificazioni, resta un interrogativo scottante: per quanto tempo ancora la politica maltese tollererà simili abusi di potere?

Foto: Matthew Mirabelli
Video: Jonathan Borg

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