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Malta

abela nel mirino: cambierà rotta sulla nomina chiave per la Commissione Europea?

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Il Primo Ministro Robert Abela si trova nel mirino delle critiche e sotto un’enorme pressione per ritirare la nomina del suo capo di segreteria, Glenn Micallef, in un momento cruciale per la politica europea. Mentre Romania e Belgio annunciano candidate donne per la prossima Commissione Europea, la tensione su Malta aumenta vertiginosamente. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha bisogno di un team più equilibrato dal punto di vista di genere, e per farlo ha bisogno che anche Malta faccia la sua parte. Ma Abela è pronto a cedere?

Lunedì, il Primo Ministro rumeno Marcel Ciolacu ha sconvolto tutti annunciando che sarà l’eurodeputata Roxana Mînzatu, e non più Victor Negrescu, a essere candidata per la Commissione. Una mossa che ha scatenato una reazione a catena: il Belgio non ha tardato a fare lo stesso, nominando il Ministro degli Esteri Hadja Lahbib, portando così a dieci il numero di donne pronte a sedere al tavolo della Commissione Europea, von der Leyen inclusa. Ma Malta? Ancora nessuna donna in vista. E la pressione continua a montare.

Venerdì sera, in una telefonata a porte chiuse, von der Leyen ha lanciato un messaggio forte e chiaro al Primo Ministro Abela: cambiare rotta e nominare una donna al posto di Micallef. Fonti vicine al governo confermano che Abela è in una posizione estremamente delicata. Cedere alla richiesta significherebbe una pesante sconfitta politica in patria, soprattutto dopo aver già dovuto rinunciare a Chris Fearne, candidato che tutti davano per certo. Ma la posta in gioco è alta: Malta rischia di ottenere un portafoglio debole se Abela non accetta la proposta di von der Leyen.

Victor Negrescu, che lunedì ha visto sfumare la sua candidatura, ha dichiarato di comprendere la decisione, riconoscendo che “la spinta per avere più candidate donne è una causa giusta ” e accettando con sportività il verdetto. Eppure, dietro le quinte, la battaglia politica infuria.

Il Belgio, l’ultimo paese a nominare un candidato, è riuscito a stupire tutti proponendo Lahbib a pochi giorni dalla scadenza, lasciando l’uscente Didier Reynders senza parole. Questo cambio dell’ultimo minuto riflette la determinazione di von der Leyen nel creare una Commissione più equilibrata, spingendo gli Stati membri a nominare sia un uomo che una donna. Una richiesta che, però, molti hanno ignorato, con la sola Bulgaria che ha seguito l’invito.

La scorsa settimana, il Times of Malta ha rivelato che von der Leyen aveva chiesto direttamente a Malta di sostituire Micallef con Helena Dalli, l’attuale Commissaria UE. Da allora, il pressing è diventato incessante.

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Micallef, privo di esperienza politica a differenza di molti altri candidati, è considerato un anello debole. La sua nomina potrebbe compromettere la posizione di Malta in seno alla Commissione, costringendo Abela a scegliere tra due opzioni entrambe rischiose: fare un passo indietro e subire le conseguenze politiche interne, oppure andare avanti e rischiare di indebolire la posizione del paese in Europa.

Da parte sua, Abela ha scelto il silenzio. Nessun commento è stato rilasciato dal Primo Ministro da quando la notizia è stata pubblicata la scorsa settimana dal Times of Malta .

Von der Leyen ha ancora qualche giorno di tempo prima di assegnare formalmente i portafogli ai Commissari UE, e la decisione finale spetterà al Consiglio Europeo, composto dai capi di stato. Sarà interessante vedere come Abela giocherà questa partita.

Foto: Chris Sant Fournier

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