Preparati a immergerti in un viaggio straordinario tra arte, tecnologia e storia, guidato da uno degli artisti più innovativi del panorama contemporaneo maltese. Il 28 agosto alle 18:30, l’Istituto Italiano di Cultura e l’Arts Council Malta ti invitano a scoprire i retroscena del padiglione di Malta alla 60ª Biennale di Venezia, un evento che promette di svelare non solo le idee rivoluzionarie di Matthew Attard, ma anche il profondo significato che si cela dietro la sua opera.
Insieme alla co-curatrice Elyse Tonna, Attard offrirà uno sguardo esclusivo sul processo creativo che ha portato alla nascita di I Will Follow the Ship, un progetto che ha lasciato tutti senza fiato per la sua capacità di intrecciare passato e futuro, tradizione e innovazione. “Questa installazione non è solo un omaggio alle incisioni di graffiti navali, ma una vera e propria esplorazione dell’intersezione tra disegno contemporaneo, tecnologia digitale e l’eredità storica di queste effimere opere marittime”
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Ma cosa rende davvero unica questa installazione? Grazie a un dispositivo digitale di tracciamento oculare, Attard ha saputo fondere l’intelligenza artificiale con l’arte, creando un’esperienza immersiva che sfida le nostre percezioni sull’autorialità e la digitalizzazione. “In un mondo sempre più dominato dalle macchine, questo progetto esplora l’ibridazione tra esseri umani e tecnologie, rivelando quanto siamo cambiati e quanto siamo ancora legati alle nostre radici”
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Curato anche dall’italo-americana Sara Dolfi Agostini, I Will Follow the Ship
non è solo un’installazione, ma una provocazione artistica che ti farà riflettere su chi siamo e dove stiamo andando in questa era digitale.
Foto: Eoin Greally.