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Barriere misteriose a La Valletta: montate e smantellate in poche ore

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Caos all’ingresso di La Valletta: giovedì pomeriggio, delle misteriose barriere di legno hanno fatto la loro improvvisa apparizione, scatenando una vera e propria bufera sui social media. Queste strutture, montate in fretta e furia su entrambi i lati del ponte che porta dritto nel cuore della capitale, sono state demolite nel giro di poche ore dopo essere state travolte da un’ondata di polemiche online. Ma cosa c’era dietro a questa mossa tanto improvvisa quanto controversa?

Le barriere, appoggiate goffamente alle eleganti ringhiere del ponte, sono state installate dagli organizzatori di un festival della birra nel fossato sottostante, che hanno giustificato il loro gesto con motivi di sicurezza. Tuttavia, il sindaco di Valletta è intervenuto prontamente, dichiarando senza mezzi termini che queste strutture non avevano alcun permesso ufficiale.

Un post esplosivo apparso nel gruppo Facebook dei residenti di Valletta intorno alle 16:00 ha acceso il fuoco della polemica. La foto delle barriere, accompagnata dalla caustica didascalia “Benvenuti nella fattoria!”, ha scatenato una pioggia di critiche. “Sembrano una parete da arrampicata per bambini!” , hanno esclamato i commentatori, preoccupati per la pericolosità della struttura.

Solo due ore dopo, alle 18:00, il Times of Malta  ha rivelato che le barriere erano già in fase di smantellamento.

Un portavoce del Pinta Beer Festival, l’evento in corso nei Giardini Laparelli sotto il ponte, ha cercato di spiegare la situazione: “La struttura è stata installata al 100% per motivi di sicurezza” . Secondo il portavoce, non era raro che oggetti venissero lanciati dal ponte durante eventi precedenti, tanto che il personale del festival era già stato bersagliato durante i preparativi. Nonostante queste giustificazioni, lo stesso portavoce ha ammesso che le barriere non erano esattamente un bel vedere. E sebbene abbia dichiarato che gli organizzatori avevano ottenuto un permesso, non ha voluto rivelare quale autorità avesse dato l’ok.

La replica del sindaco di Valletta, Olaf Mckay, non si è fatta attendere: “Le strutture di legno sono state installate illegalmente”, ha affermato, sottolineando che, sebbene il consiglio comunale avesse approvato il festival, non era stato concesso alcun permesso per le barriere. “Sosteniamo gli eventi nella capitale, ma non permetteremo a nessuno di creare pericoli inutili o deturpare l’estetica di un sito patrimonio mondiale dell’umanità” ha dichiarato con fermezza Mckay, suggerendo come alternativa la presenza di personale di sicurezza sul ponte.

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Foto: Residenti Beltin Facebook

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