ROMA (ITALPRESS) – “Come ogni anno, sarò anche questa volta a Palermo per rendere omaggio alla loro memoria e rinnovare il mio impegno personale, e quello di tutto il governo, contro le mafie”. Comincia così la lettera della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Corriere della Sera in cui parla della strage di Via D’Amelio
e spiega le motivazioni della sua mancata partecipazione alla fiaccolata.
“Presiederò il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per fare il punto sul lavoro svolto sull’attività di contrasto alle criminalità organizzata
che le istituzioni, ad ogni livello, stanno portando avanti. In questi giorni è stato detto un po’ di tutto sulla mia presenza a Palermo. C’è chi ha addirittura scritto che avrei disertato le commemorazioni perchè ‘in crisi con il mito Borsellino’. E’, ovviamente, falso. Così come è stucchevole il tentativo di alcuni di strumentalizzare la mia impossibilità – data da altri impegni concomitanti – di partecipare anche alla tradizionale fiaccolata di Palermo, organizzata da ‘Comunità ’92’ e ‘Forum XIX Lugliò e diventata nel tempo manifestazione apprezzata e partecipata. E alla quale ho sempre orgogliosamente preso parte”.
“Ricordo, come se fosse ieri, il profondo e viscerale rifiuto della mafia
che, da ragazza, provai di fronte alle immagini della strage di via D’Amelio” – continua Meloni – “Da quel rifiuto nacque il lungo, convinto, impegno politico che mi ha portato fin qui, da semplice militante di un movimento giovanile alla presidenza del Consiglio dei ministri”.
“Per questo, non posso che essere profondamente orgogliosa del fatto che il governo che oggi presiedo abbia avuto, dal suo primo giorno, la determinazione e il coraggio necessario ad affrontare il cancro mafioso a testa alta”.
“C’è ancora molto da fare” – conclude – “ma il nostro impegno non si esaurirà mai. Semplicemente perchè la lotta alla mafia è parte di noi, è un pezzo fondante della nostra identità, è la questione morale che orienta la nostra azione quotidiana. Lo dobbiamo a Paolo Borsellino, ed a tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la giustizia e hanno reso onore all’Italia
”.