“Oggi l’Italia celebra il Giorno del Ricordo e rende il suo tributo ai martiri delle foibe e agli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia costretti ad abbandonare le loro case e le loro terre per il solo fatto di essere italiani. Centinaia di migliaia di nostri connazionali obbligati a fuggire e che la Nazione, in diverse occasioni, non seppe accogliere come sarebbe stato giusto fare.
La memoria delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata è stata per troppi anni vittima di una vera e propria congiura del silenzio.
È la ragione per la quale ho voluto istituire a Palazzo Chigi uno specifico Comitato di coordinamento delle celebrazioni legate a questa giornata, allo scopo di garantire una più efficace programmazione delle iniziative e delle cerimonie proposte e organizzate dalle Amministrazioni in occasione del 10 febbraio. Il ringraziamento del Governo va agli esuli e ai loro discendenti per l’insostituibile opera di testimonianza e a tutte le Associazioni, le Fondazioni, le Società e i Comitati che portano avanti la memoria di quei fatti e lavorano instancabilmente allo ricerca, alla documentazione e alla divulgazione.
I nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia sono “italiani due volte” e custodiscono nel loro cuore la nostra Bandiera. Quel Tricolore che molti di loro portarono con sé fuggendo dalle loro terre e che questa sera illuminerà, con i suoi meravigliosi colori, la sede del Governo.
L’Italia non dimentica”.Messaggio di Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio Italiano.
Il Giorno del Ricordo delle Foibe
è una ricorrenza che si celebra il 10 febbraio di ogni anno in Italia, per commemorare le vittime delle foibe, le cavità carsiche presenti in Istria e nelle regioni confinanti, che furono utilizzate come luoghi di deportazione e di morte durante la Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra, le foibe furono teatro di atrocità e di una pulizia etnica da parte delle truppe jugoslave di Josip Broz Tito
contro la popolazione italiana presente in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Migliaia di persone, tra cui donne, anziani e bambini, furono deportate nelle foibe, dove subirono violenze e furono uccise.
La Repubblica ha ricucito questa pagina dolorosa della storia nazionale con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che istituisce la solennità civile che celebriamo oggi e che impegna le Istituzioni a promuovere la conoscenza di quei fatti, a valorizzare il contributo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia allo sviluppo sociale e culturale dei territori dell’Adriatico orientale e a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti sul territorio nazionale e all’estero.
(cit. Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio Italiano)
il Giorno del Ricordo delle Foibe non solo commemorare le vittime, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica su questi tragici eventi e promuovere la pace e la riconciliazione tra le diverse comunità. Questa giornata è anche un momento per riflettere sulla necessità di preservare la memoria storica e di lavorare per prevenire la ripetizione di tali tragedie in futuro
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(photocredit Istituto Marymount)