L’onda d’urto causata dal crollo dell’impero FTX continua ad influenzare l’andamento delle cryptovalute, con il Bitcoin che martedì ha toccato i minimi di due anni a 15.480 dollari, e le altre criptovalute che hanno seguito la tendenza al ribasso.
Questo avviene dopo che l’intero mercato delle criptovalute ha perso più di 1,4 trilioni di dollari di valore quest’anno a causa di alcuni avvenimenti tra cui la saga di Terra/Luna e ora il crollo di FTX, la seconda borsa di criptovalute più grande al mondo gestita da Sam Bankman-Fried.
FTX ha presentato istanza di fallimento questo mese dopo che CoinDesk aveva sollevato il timore di una crisi di liquidità.
Poco dopo, Changpeng Zhao, l’amministratore delegato della borsa di criptovalute Binance, ha dichiarato che la sua società avrebbe venduto i suoi token FTX, generando il panico tra gli investitori che, vendendo i loro asset, hanno innescato l’implosione di FTX.
Binance ha poi dichiarato di aver firmato una lettera di intenti per l’acquisto di FTX, ma ha poi fatto marcia indietro, affermando che i problemi di FTX erano “fuori dal nostro controllo”.
Ad aver subito un duro colpo anche la seconda criptovaluta Ethereum ha perso più del 13% nell’ultima settimana, raggiungendo 1.073 dollari martedì.
Nel frattempo, FTX avrebbe un debito di circa 3,1 miliardi di dollari nei confronti dei suoi 50 principali creditori, mentre le società di Bankman-Fried dispongono di 1,2 miliardi di dollari in contanti al 20 novembre, ben lontano dai 3,1 miliardi di dollari che deve.
Il sostituto di Bankman-Fried come CEO di FTX, John J. Ray III, sta cercando di vendere o ristrutturare l’impero FTX. Quest’ultimo ha denunciato la mancanza di esperienza dei dirigenti e l’uso di fondi aziendali per l’acquisto di immobili alle Bahamas, dove Bankman-Fried aveva trasferito le attività di FTX.
