Una decisione esplosiva della Corte Costituzionale di Malta viene sfidata nei tribunali europei da XNT Limited, una società di intermediazione che accusa lo Stato di aver violato il suo diritto a un processo equo. La Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU), secondo l’azienda, si è trasformata in giudice, giuria e carnefice, imponendo multe devastanti senza garantire il giusto contraddittorio.
Gli avvocati di XNT non hanno perso tempo: subito dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha ribaltato un precedente verdetto favorevole, hanno annunciato l’intenzione di appellarsi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Ora, la battaglia legale contro lo Stato maltese è ufficialmente iniziata.
Nel ricorso presentato, XNT sottolinea il proprio ruolo come broker autorizzato, con un team di dieci esperti impegnati nella verifica scrupolosa dei clienti e nell’applicazione delle procedure di conformità. Ma il gennaio 2021, già complicato dalla pandemia, si è trasformato in un incubo. La FIAU ha condotto un’ispezione approfondita, con richieste incessanti di documentazione. “Abbiamo fatto del nostro meglio per collaborare, nonostante le difficoltà
” si legge nel ricorso, evidenziando che la mole di documenti era talmente vasta da richiedere la consegna fisica tramite corrieri.
Il colpo devastante
Il verdetto della FIAU è arrivato con la freddezza di un martello giudiziario: una multa pesante, subito pubblicata online. “Danni irreparabili alla reputazione
” accusa XNT, che ha risposto con una doppia offensiva legale. Oltre al ricorso nei tribunali ordinari, l’azienda ha avviato un procedimento costituzionale, sostenendo che le norme vigenti, che permettono alla FIAU di imporre sanzioni fino a 5 milioni di euro, violano i principi fondamentali di giustizia.
Queste sanzioni, equiparabili a pene penali, secondo l’azienda dovrebbero essere decise solo da tribunali indipendenti. “Non si può essere investigatori, accusatori e giudici allo stesso tempo!
” sostengono gli avvocati di XNT.
Una sentenza controversa
Nel luglio 2023, la Prima Sezione della Corte Civile di Malta aveva accolto il ricorso di XNT, annullando la multa e dichiarando che la FIAU mancava di imparzialità. La Corte aveva inoltre ordinato la creazione di un organismo autonomo per garantire processi equi. Ma a novembre, la Corte Costituzionale ha capovolto tutto. Pur riconoscendo che la FIAU non fosse imparziale, i giudici hanno affermato che il diritto a un equo processo fosse comunque salvaguardato grazie alla possibilità di appello nei tribunali.
L’assalto a Strasburgo
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è ora chiamata a esprimersi su quella che XNT definisce “una grave violazione del diritto a un processo equo“. Gli avvocati sostengono che la FIAU agisca con una struttura interna che mina le basi stesse della giustizia: “Gli stessi funzionari che conducono le indagini decidono poi le sanzioni, senza un vero coinvolgimento della parte indagata.
”
Inoltre, il sistema d’appello maltese, con un limite di sei mesi per le decisioni e l’accettazione di nuove prove solo a discrezione dei giudici, viene descritto come “inadatto a garantire un processo equo“. Gli avvocati José Herrera e David Camilleri non hanno dubbi: “Le leggi attuali violano palesemente l’Articolo 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
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Foto: [Archivio Times of Malta]