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start-up maltesi pronte a conquistare il mondo

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Malta, piccola e dinamica, si trasforma in un vero e proprio laboratorio per le start-up tecnologiche. Ma se testare nuove idee è facile, espandersi oltre i confini nazionali è un’altra storia. A sottolinearlo con passione è stato Matthew Bezzina, CEO di eCabs Technologies, durante il prestigioso Global Innovation Forum delle Nazioni Unite.

“Per capire il nostro percorso, eCabs è nata 15 anni fa, lo stesso anno in cui Uber iniziava negli Stati Uniti e ben cinque anni prima di Bolt,” ha raccontato Bezzina. “Malta si è rivelata il luogo perfetto per testare la nostra tecnologia di ride-hailing. Abbiamo potuto sperimentare in tempo reale in contesti urbani, suburbani e rurali, adattando il nostro prodotto all’istante.”  Un’opportunità unica che, secondo Bezzina, potrebbe essere sfruttata anche da altre tecnologie emergenti.

Tuttavia, il vero ostacolo arriva quando si guarda oltre le coste maltesi. “Espandersi significa confrontarsi con un mosaico di normative diverse e cogliere le sfumature culturali e operative di ciascun mercato,” ha aggiunto. Nonostante le difficoltà, Bezzina vede in Malta una palestra fondamentale: “La fiducia costruita in un mercato compatto come il nostro ci ha dato un vantaggio cruciale quando abbiamo affrontato mercati più grandi e complessi.”

Grazie a questa esperienza, eCabs ha già conquistato città come Atene e Bucarest, con ambiziosi progetti di espansione previsti per il 2025. Con un organico di oltre 450 dipendenti e ben 250.000 corse completate ogni mese, l’azienda rappresenta una delle storie di successo più straordinarie del panorama tecnologico maltese.

Il Global Innovation Forum, organizzato dall’International Telecommunication Union (ITU), ha visto la partecipazione di leader del settore tecnologico da ogni angolo del globo. Questo evento, tenutosi proprio a Malta, ha acceso i riflettori sul futuro della trasformazione digitale e dell’imprenditoria. Tra i relatori di spicco, oltre a Bezzina, figuravano Abi Gooch di Ernst & Young, Adma Rahman del Ministero dell’Istruzione del Brunei, Rosario Huaranaca Quispe dalla Bolivia, il Professor Russel Smith dell’Università di Malta e Zhuoyong Shi dalla Cina.

Foto: ITU

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