Una clamorosa operazione da 34 milioni di euro sta per essere messa in moto, e al centro di questa vicenda c’è una società sarda, la SELT Spa, pronta a realizzare uno dei progetti energetici più ambiziosi tra Malta e la Sicilia. La notizia è esplosiva: l’azienda ha sbaragliato concorrenti di altissimo livello, e ora si prepara a firmare l’accordo che la consacrerà come protagonista di questo fondamentale snodo energetico.
Il contratto? Uno spettacolare affare da oltre 34 milioni di euro, che prevede la produzione e l’installazione di cavi terrestri ad alta tensione per il secondo interconnettore tra Malta e l’Europa. Ma non è tutto: questa gara è stata duramente combattuta, con offerte che hanno toccato cifre da capogiro! SELT ha trionfato, superando colossi come Hengtong Optic-Electric Co. Ltd., Prysmian Cavi e Sistemi Italia SRL, e persino una nota azienda locale, Bonnici Bros Ltd, che ha messo sul tavolo una proposta da ben 64 milioni di euro. La vittoria di SELT è davvero una sorpresa per molti.
Fondata nel 2000, SELT Spa si descrive come “un operatore di primo piano nei sistemi di trasmissione e distribuzione energetica in Italia”
, con un portfolio di progetti che si estende dal Mediterraneo al Nord Europa. Ora, la sua missione sarà cruciale: dovrà fornire e installare 21 km di cavi ad alta tensione in Sicilia, collegando Marina di Ragusa alla sottostazione di Ragusa, e 1,8 km a Malta, tra il sito di approdo a l-Għallis e il terminal di Magħtab. Un compito imponente, ma vitale per il futuro energetico dell’isola.
Interconnect Malta, l’agenzia statale che supervisiona i progetti energetici strategici del Paese, ha comunicato la raccomandazione per l’assegnazione del contratto sabato scorso, e con la scadenza del periodo di appello, il via libera è ormai certo.
Ma c’è di più. Questo è solo uno dei quattro appalti chiave per l’ambizioso progetto dell’interconnettore. Il pezzo forte? Un colossale accordo da 185 milioni di euro per la fornitura e l’installazione del cavo sottomarino che collegherà Malta e Sicilia, il cui termine per le offerte scade a fine ottobre. C’è anche in gioco un altro contratto da 12 milioni di euro per l’installazione di apparecchiature a 220kV, pannelli di controllo e sistemi antincendio.
Attualmente, Malta è già collegata alla rete elettrica europea grazie a un interconnettore, ma la costruzione di un secondo cavo è considerata cruciale per garantire un’energia più economica e stabile, e per evitare disastri in caso di danneggiamento del cavo esistente.
Con un costo stimato di circa 300 milioni di euro, il progetto sarà in parte finanziato dall’Unione Europea, che contribuirà con ben 165 milioni di euro attraverso il Fondo di Sviluppo Regionale.
La ministra dell’Energia, Miriam Dalli, non ha dubbi sull’importanza di questa iniziativa. “Il secondo interconnettore, chiamato IC2, fornirà la capacità necessaria per integrare maggiori quantità di energia rinnovabile, ridurre la nostra dipendenza dalle fonti tradizionali e aprire la strada a futuri progetti eolici offshore e di stoccaggio energetico”
ha dichiarato con entusiasmo.
Anche l’amministratore delegato di Interconnect Malta, Ismail D’Amato, ha evidenziato l’importanza del momento: “Sebbene le complessità e i costi siano considerevoli, questo traguardo riflette l’impegno di ICM nel realizzare uno dei progetti infrastrutturali più critici per Malta. Restiamo concentrati sull’assicurare che ogni passo compiuto sia nel migliore interesse delle future esigenze energetiche di Malta.”
Un progetto che segnerà il futuro dell’energia per tutta l’isola.
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