Ronald Mizzi è pronto a trascinare in tribunale Harbinson, chiedendo giustizia per i danni subiti a causa di un’indagine che, secondo lui, ha rovinato la sua reputazione e il suo futuro. L’ex segretario permanente ha già depositato una lettera legale, segnalando che non intende arrendersi. Nel mirino? Harbinson Forensics, un’azienda britannica di contabilità forense, ora in liquidazione.
La Harbinson Forensics Ltd ha iniziato la sua procedura di liquidazione l’11 ottobre, e un liquidatore è stato già nominato per smantellare i beni dell’azienda. Ma questo, per Mizzi, non significa che Harbinson possa scappare dalle sue responsabilità. “Sto cercando un risarcimento per gli errori devastanti che hanno portato a danni irreparabili”
ha dichiarato Mizzi, determinato a far valere le sue ragioni.
L’ex segretario è tra i tanti coinvolti in uno dei più grandi scandali di privatizzazione a Malta: l’affare Vitals, che ha consegnato tre ospedali statali a interessi privati. Mizzi si è dichiarato non colpevole, sostenendo che le accuse contro di lui si basino su un’inchiesta fallace, guidata proprio dalla Harbinson Forensics. L’azienda, costituita nel 2018, ha avuto un ruolo chiave nell’indagine coordinata dall’inchiesta magistrale condotta dalla Magistrata Gabriella Vella. E proprio qui, secondo Mizzi, sarebbero emerse le falle.
Ma non finisce qui. “Jeremy Harbinson ha sorprendentemente e senza alcuna giustificazione firmato il rapporto finale non a titolo personale, ma come direttore della società” afferma Mizzi nella sua lettera giudiziaria, suggerendo una scelta strategica dietro quella firma. Un rapporto che, secondo lui, “era pieno di errori tecnici, inesattezze evidenti, raccolta selettiva delle prove e congetture ipotetiche completamente errate”
. Errori che, secondo Mizzi, gli sono costati caro: perdite economiche enormi e una reputazione devastata.
Harbinson Forensics non è nuova alle indagini di alto profilo. Prima di questo caso, la società aveva lavorato su un’altra delicata inchiesta che coinvolgeva accuse contro Michelle Muscat, la moglie dell’ex Primo Ministro Joseph Muscat. Anche in quel caso, la società era finita sotto i riflettori per il suo ruolo investigativo.
Ma ora Mizzi non intende restare in silenzio. In una mossa strategica per tutelare il suo diritto a chiedere giustizia, ha depositato la lettera giudiziaria presso il Tribunale Civile, ritenendo sia Harbinson che la sua azienda direttamente responsabili. “Non solo chiedo la liquidazione e il pagamento dei danni subiti, ma sono pronto a prendere tutte le misure legali necessarie per far valere i miei diritti” ha annunciato Mizzi, segnalando la possibilità di mandati cautelari per garantire il suo risarcimento.
L’avvertimento è stato formalmente notificato al liquidatore, in modo che la sua richiesta venga registrata nella procedura di liquidazione. Mizzi è chiaro: anche se la liquidazione dell’azienda proseguirà, sia Harbinson che la sua società saranno ritenuti direttamente responsabili per i danni provocati.
Gli avvocati Stefano Filletti e Maurice Meli hanno firmato la lettera giudiziaria, indicando che la battaglia legale è appena iniziata.
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