Due anni fa, Malta ha visto la nascita di un progetto rivoluzionario destinato a cambiare il volto della filantropia: l’Accademia dei Givers. Creato per rispondere a un bisogno crescente, questo progetto ambizioso ha l’obiettivo di aiutare aziende e organizzazioni a trasformare la generosità in un impatto sociale reale e duraturo. “L’organizzazione è stata ispirata dalla visione condivisa dei suoi membri fondatori – Inspirasia Foundation, Gasan Foundation e Nathan Farrugia – che hanno riconosciuto la necessità di un cambiamento verso metodi più efficaci di donazione a Malta,”
racconta Mandy Calleja, membro del comitato direttivo.
Fin dal suo lancio nel 2022, l’Accademia ha unito aziende, PMI, startup e il settore volontario in una rete dinamica e orientata alla responsabilità sociale. Questa comunità ha già fatto la storia, creando un ponte tra imprese e organizzazioni sociali e ambientali, consentendo di affrontare insieme sfide importanti. “Abbiamo offerto la prima vera comunità di leader aziendali socialmente responsabili, unendo filantropi, aziende e organizzazioni per un cambiamento positivo,”
sottolinea Calleja.
In pochi anni, l’Accademia ha organizzato tre edizioni del For Impact Event and Fair, una conferenza annuale dedicata alla filantropia e alle donazioni aziendali. Inoltre, ha prodotto il primo Giving Report di Malta, che ha analizzato le tendenze delle donazioni aziendali basandosi sul feedback di 129 imprese e 57 organizzazioni volontarie. Il rapporto ha messo in luce un dato cruciale: sempre più aziende vogliono che le loro donazioni riflettano i propri valori, creando un impatto positivo a lungo termine. “La pubblicazione del Giving Report ci ha fornito informazioni preziose sulle lacune esistenti e ora stiamo lavorando per colmarle, aiutando sia le imprese che le ONG a soddisfare meglio le proprie necessità,”
spiega Calleja.
Oggi, l’Accademia conta circa 70 membri attivi, che trovano in essa un luogo per condividere esperienze, imparare e ispirarsi. “Insieme, stiamo costruendo una cultura condivisa di responsabilità e innovazione. Le aziende non solo imparano a donare in modo più strategico, ma collaborano su soluzioni innovative per le sfide sociali,”
aggiunge Calleja.
Tra le iniziative di maggiore successo c’è il programma di mentorship “ACT for Impact”, dove leader aziendali condividono competenze per rafforzare le capacità delle ONG. Nel 2023, per esempio, Calamatta Cuschieri ha aiutato un’ONG locale a sviluppare un sistema di rendicontazione finanziaria sostenibile, mentre P Cutajar Ltd ha offerto supporto a tre ONG per migliorare le loro strategie di marketing e sviluppo aziendale.
Ma Mandy Calleja non si ferma qui. Crede fermamente che la chiave per un’efficace cultura del dono risieda nell’allineare la filantropia ai valori aziendali. “Quando la filantropia riflette la cultura aziendale, diventa più significativa sia per l’azienda che per i suoi dipendenti. Attraverso i nostri workshop, eventi e incontri individuali, aiutiamo le imprese a capire come donare in modo più strutturato e a lasciare un impatto duraturo,” sottolinea.
Il futuro dell’Accademia è scritto dai suoi stessi membri, i cui bisogni specifici modellano continuamente il lavoro dell’organizzazione. “I membri sono l’anima dell’Accademia e noi siamo qui per rispondere alle loro esigenze, organizzando eventi e contenuti che si adattino alle loro necessità. Vogliamo continuare a rafforzare il legame tra aziende e ONG, rendendo queste connessioni ancora più efficienti,” conclude Calleja. Per lei, il punto di partenza di ogni azienda dovrebbe essere uno scopo chiaro e definito. “Un’organizzazione guidata da uno scopo fa sempre la cosa giusta per i suoi clienti, i suoi dipendenti e la comunità. Restituire qualcosa alla società non è solo un’opzione, ma una naturale conseguenza.”
Foto: [Archivio The Corporate Times]