Le aspettative di prezzo in Malta continuano a crescere e sorprendono, con un impatto evidente su quasi tutti i settori, tranne uno: i consumatori sembrano essere l’unica eccezione in questo scenario di aumento generale. È quanto emerge dal nuovo rapporto della Banca Centrale di Malta, che mercoledì ha segnalato un rallentamento della crescita annuale dell’attività economica a settembre rispetto ad agosto, mantenendosi leggermente sotto la media a lungo termine. Una notizia che potrebbe lasciare perplessi molti, ma non è l’unico dato che spicca.
Anche l’indice di fiducia economica della Commissione Europea per Malta ha subito un calo, rimanendo ancorato al di sotto della media storica. Tuttavia, nonostante questo quadro apparentemente statico, si apre uno spiraglio positivo sul fronte del lavoro: l’indicatore delle aspettative occupazionali è aumentato, superando la media di lungo termine e offrendo qualche speranza in un periodo di incertezza.
Settembre ha visto le aspettative sui prezzi aumentare ovunque – dal commercio al dettaglio all’industria – e il settore retail ha registrato il maggior incremento, un segnale che potrebbe influenzare le decisioni future dei consumatori.
Mercoledì, la Banca Centrale di Malta ha diffuso i dati sul suo indice delle condizioni economiche, evidenziando uno scenario di sviluppi contrastanti negli indicatori di attività
. Ad agosto, la produzione industriale ha subito un incremento, mentre il commercio al dettaglio ha subito un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La disoccupazione? Sempre bassa su scala storica, ma con un leggero aumento rispetto al mese precedente, seppur restando ben sotto il tasso registrato un anno fa.
Anche il mercato immobiliare ha segnato un’evoluzione interessante: le autorizzazioni residenziali di agosto sono aumentate rispetto all’anno scorso, e a settembre il numero degli accordi preliminari di compravendita e degli atti finali è stato superiore rispetto ai dati di dodici mesi fa. In più, i dati mostrano una crescita accelerata dei depositi dei residenti maltesi nel periodo annuale fino ad agosto, che rappresentano una parte importante dell’aggregato monetario M3. Anche il credito ai residenti ha visto un aumento più rapido rispetto al mese precedente, con una crescita particolarmente marcata per quanto riguarda il credito al governo generale.
Un ulteriore dato da considerare è l’andamento dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP). A settembre, il tasso di inflazione annuale basato su questo indice è sceso al 2,1%, mentre l’inflazione complessiva a Malta è rimasta superiore alla media dell’Eurozona. Tuttavia, l’inflazione calcolata escludendo i settori di alimentari ed energia si è fermata all’1,9%, ben al di sotto del tasso dell’area euro. Anche l’Indice dei Prezzi al Consumo (RPI) ha segnato una discesa: a settembre è sceso all’1,2% rispetto all’1,5% di agosto, segnalando un leggero rallentamento del ritmo inflazionistico.
Infine, il Fondo Consolidato ha registrato un surplus nel mese di agosto, nonostante un forte incremento della spesa pubblica. Un dato che potrebbe sembrare positivo, ma il surplus mensile è risultato inferiore rispetto a quello dello stesso mese dell’anno precedente, dimostrando le sfide di gestione delle finanze pubbliche in un contesto economico in costante evoluzione.
Foto: [Archivio Times Of Malta]
Foto: CBM