Business

Malta resta indietro: mercato immobiliare tra opacità e sfide sulla sostenibilità

Published

on

Malta si classifica al 58° posto su 89 paesi partecipanti, rimanendo dolorosamente indietro rispetto ad altre nazioni europee.

Nell’ultima edizione del Global Real Estate Transparency Index (GRETI), stilato dalla rinomata società di servizi immobiliari Jones Lang LaSalle, Malta si trova bloccata nella fascia “Bassa Trasparenza”, con un punteggio complessivo di 3,54. Un segnale allarmante che non lascia molto spazio all’ottimismo.

Incredibilmente, nonostante i numerosi segnali di allarme, il nostro paese rimane in coda rispetto ad altri stati europei, classificandosi al fianco di nazioni come Mauritius, Porto Rico, Marocco e perfino Botswana. “Non si tratta di un caso isolato” : i risultati del 2023 rispecchiano quelli del 2022, mostrando una stagnazione preoccupante nella trasparenza del mercato immobiliare locale.

Eppure, non è tutto da buttare. Malta si distingue ancora in alcuni settori, come la governance dei veicoli quotati e il processo di transazione, ottenendo punteggi abbastanza buoni. Anche in ambito normativo e legale, i risultati sono incoraggianti. Ma c’è un “ma” grande come una casa: l’applicazione delle leggi è tutt’altro che efficace, e urge una svolta. Le norme di sicurezza degli edifici, in particolare, devono essere rinforzate con urgenza. E non solo: “c’è bisogno di una maggiore chiarezza nei processi di pianificazione e nelle definizioni degli standard di misurazione per le valutazioni”  affinché possano essere interpretati e applicati in maniera coerente.

Ma dove davvero traballiamo è nella sostenibilità e nella disponibilità di dati: due aree chiave in cui è urgente migliorare la trasparenza del nostro mercato immobiliare. Non sorprende che la Commissione Europea abbia recentemente ammonito Malta per i suoi progressi “largamente insufficienti” verso l’obiettivo di neutralità climatica dell’Unione. E questo è ancora più rilevante se si considera che il settore immobiliare e dell’edilizia è stato identificato come cruciale per il raggiungimento dei target nazionali sulle emissioni.

La mancanza di dati: un ostacolo difficile da superare

Advertisement

Guardando i dati, i miglioramenti registrati da altri paesi nell’ultima edizione del GRETI sono evidenti, ma Malta resta bloccata in un impasse. Anche se ci sono stati piccoli passi avanti, come l’introduzione del Rent Calculator dell’Autorità per la Casa, “i dati immobiliari disponibili a livello locale sono scarsi in tutte le categorie di proprietà”  e difficilmente accessibili al pubblico. Informazioni vitali come i prezzi contrattuali, i tassi di vacanza, i rendimenti lordi di capitalizzazione e la disponibilità per tipologia di immobile? Un miraggio.

Altri paesi stanno già sfruttando la tecnologia per raccogliere dati più dettagliati e aggiornati in tempo reale, ma qui a Malta ci limitiamo a guardare.

La sostenibilità: l’immobiliare è in ritardo

Anche sul fronte della sostenibilità, Malta fatica a tenere il passo. “Nonostante siano state introdotte alcune politiche e incentivi per favorire l’adozione di misure green negli edifici, il mercato immobiliare maltese è ancora indietro in termini di trasparenza” .

Cosa possiamo fare? Alcune soluzioni pratiche includono l’applicazione rigorosa degli standard minimi di prestazione energetica per edifici nuovi ed esistenti, un maggiore accesso pubblico ai dati sulle certificazioni energetiche e l’ampliamento dei report sui rischi climatici per includere tutte le tipologie di edifici. Insomma, la strada è tracciata, ma serve una volontà ferrea per percorrerla fino in fondo.

I risultati del GRETI, dunque, lanciano un messaggio forte e chiaro: se Malta vuole uscire dalla categoria “Bassa Trasparenza” e guadagnare la fiducia degli investitori, c’è ancora molto lavoro da fare. Ma con l’impegno giusto, questo settore cruciale può finalmente puntare verso un futuro più sostenibile e trasparente.

Che cos’è il GRETI?

Advertisement

Il Global Real Estate Transparency Index è un indice che combina dati di mercato quantitativi e risultati di sondaggi, pubblicato da Jones Lang LaSalle dal 1999, ogni due anni. L’edizione di quest’anno è la tredicesima e la seconda a includere Malta. L’indice valuta i mercati immobiliari su una scala di trasparenza da uno a cinque (da “Altamente Trasparente” a “Opaco”) ed è una guida indispensabile per le aziende che operano nei mercati esteri, oltre a rappresentare un parametro unico per la trasparenza del mercato immobiliare.

Negli ultimi mesi, PwC Malta ha guidato il secondo contributo di Malta al GRETI, in collaborazione con Jones Lang LaSalle e Archi+. PwC ha condotto la raccolta dei risultati dei sondaggi attraverso consultazioni con attori chiave del settore pubblico e privato, tra cui investitori immobiliari, sviluppatori, architetti, avvocati, notai, agenti immobiliari e gestori di proprietà. Il GRETI, basato sulla metodologia di Jones Lang LaSalle, si concentra su temi quali gli indici di proprietà diretta, la disponibilità di dati sulle transazioni, le valutazioni, l’uso della tecnologia nel settore immobiliare e nella gestione delle proprietà, le tasse immobiliari, la pianificazione territoriale, gli standard professionali degli agenti e la sostenibilità degli edifici green.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

Exit mobile version