Malta conferma la sua solidità economica e ottiene nuovamente il prestigioso rating A2 con prospettive stabili, ma dietro questa vittoria si celano pressioni sempre più difficili da ignorare. L’ultimo rapporto di Moody’s non solo celebra la crescita del paese, ma accende anche i riflettori su sfide critiche: un’infrastruttura sotto stress, problemi di corruzione e lacune nel rispetto delle norme anti-riciclaggio.
L’economia maltese è descritta come un piccolo gioiello in rapida espansione, capace di attrarre investimenti e adattarsi ai cambiamenti globali. Gli analisti evidenziano come “una serie di shock economici non abbia intaccato la capacità di Malta di crescere fortemente
“. Per dare un’idea della sua resilienza, si sottolinea che, nella scorsa estate, il PIL del paese era ben il 25,4% superiore ai livelli pre-pandemia, un record assoluto per l’Eurozona.
Rispetto alla media degli altri paesi con rating A2, Malta si distingue per una crescita molto più veloce e una maggiore ricchezza. Moody’s osserva che “tra il 2019 e il 2028, l’economia maltese crescerà in media del 4,5% all’anno, contro il 2,3% degli altri stati“. Tuttavia, l’espansione economica ha un prezzo: l’enorme afflusso di lavoratori stranieri sta esercitando una forte pressione sulle risorse e sui servizi pubblici, un problema che, secondo Moody’s, il governo cerca di affrontare puntando su industrie ad alta intensità di capitale e conoscenze. Ma, avverte l’agenzia, “questo cambiamento si concretizzerà solo gradualmente
“.
Sul fronte delle finanze pubbliche, Malta continua a brillare. Nonostante il debito pubblico sia ancora superiore ai livelli pre-pandemia, Moody’s riconosce la gestione finanziaria del governo come “prudente
” e sottolinea che l’80% del debito è detenuto in euro da investitori locali, una configurazione che protegge il paese da bruschi aumenti degli interessi. Inoltre, un’economia in espansione e migliori strategie di riscossione fiscale dovrebbero consentire al governo di centrare i suoi ambiziosi obiettivi di riduzione del deficit.
Il rapporto affronta anche una questione spesso dibattuta: l’invecchiamento della popolazione. A differenza di molti altri paesi, Malta sembra pronta ad affrontare questa sfida. Moody’s rileva che, grazie all’immigrazione e ai tassi di occupazione, il rapporto di dipendenza dagli anziani resterà relativamente stabile nei prossimi due decenni.
Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla conferma del rating A2 per i 250 milioni di dollari di debito non garantito di Malta Freeport Terminal. Questo debito, come sottolineato dall’agenzia, è protetto da garanzie governative incondizionate e irrevocabili, consolidando ulteriormente l’affidabilità finanziaria del paese.
Il Primo Ministro Robert Abela ha accolto con entusiasmo il rapporto, condividendo la sua soddisfazione sui social media. “Moody’s sottolinea come, nonostante una successione di importanti shock internazionali, siamo riusciti a crescere fortemente,” ha scritto su X. “Prevedono inoltre che, tra il 2019 e il 2028, cresceremo al doppio del tasso dei nostri pari economici
.”
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