L’industria marittima maltese sta affrontando sfide critiche, ma c’è una grande determinazione nel trovare soluzioni per non affondare! Durante la Giornata Mondiale della Marina, il Forum Marittimo di Malta ha radunato i leader più influenti del settore pubblico e privato per discutere il futuro del settore marittimo del paese. Le conclusioni? Malta ha bisogno di agire, e in fretta! Con investimenti infrastrutturali più solidi, pratiche sostenibili e una regolamentazione più snella, il futuro può essere più competitivo e brillante che mai.
Ma c’è di più. Il ministro dei Trasporti Chris Bonett ha dato il via all’evento con una bomba: “Stiamo avviando una consultazione per una Politica Nazionale dei Trasporti Marittimi.” Una notizia accolta con applausi dal presidente del Forum Marittimo, Godwin Xerri, che ha dichiarato: “Da anni chiediamo questo passo. Finalmente si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel.”
La situazione è chiara: il contributo dell’industria marittima all’economia di Malta è in costante crescita, ma serve di più. E i leader del settore non hanno certo esitato a chiedere che sia fatto. Tra le richieste più audaci? Un Ministero dedicato, un’autorità marittima e perfino un tribunale esclusivo per le questioni del mare. Perché, come ha detto Bonett, “dobbiamo allineare le politiche marittime con le esigenze del settore, adattandoci ai trend globali e alle normative internazionali. E il nostro obiettivo è chiaro: una transizione verde per il futuro del settore.”
“Affronteremo sia gli aspetti ambientali che economici, esplorando automazione e digitalizzazione per rendere la nostra industria non solo competitiva, ma leader in innovazione,”
ha continuato Bonett, ribadendo l’impegno del governo. Un messaggio forte e chiaro, che non lascia spazio a dubbi: la rotta è segnata e non ci sarà spazio per esitazioni.
Godwin Xerri, figura di punta nel settore, ha poi esortato a unire le forze: “Se vogliamo mantenere il nostro ruolo di leader marittimi, dobbiamo evolverci continuamente. La tecnologia è il futuro, e dobbiamo abbandonare la nostra zona di comfort, proprio come una nave che affronta le tempeste del mare.”
Le parole di Xerri sono state rafforzate dall’intervento di figure di spicco come Godwin Mifsud e Perit Karmenu Vella, quest’ultimo incaricato di coordinare la stesura della strategia marittima. “Solo con una collaborazione stretta tra pubblico e privato potremo sviluppare politiche che non solo garantiscano la sicurezza dei lavoratori, ma anche proteggano il nostro mare e l’ambiente naturale,” ha dichiarato Vella con tono accorato. “Questo è essenziale per la sostenibilità a lungo termine della nostra industria e per preservare il nostro patrimonio per le generazioni future.”
Durante un acceso dibattito, moderato dal CEO del MMF Kevin J Borg, i leader del settore hanno discusso le sfide più urgenti. Tra queste, la difficoltà nel trattenere i talenti e la necessità di aggiornamenti rapidi delle normative europee. Inoltre, è stato sottolineato quanto sia cruciale il supporto per gli enormi investimenti finanziari e infrastrutturali richiesti per la transizione verde. “Senza un quadro legislativo competitivo e un regolatore specializzato in grado di prendere decisioni rapide, rischiamo di rimanere indietro in un settore sempre più complesso e dinamico,”
hanno avvertito i partecipanti.
Foto: [Archivio Times of Malta]