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Malta al bivio economico: l’avvertimento di Demarco sul futuro dei sussidi

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Malta è davvero pronta a fronteggiare le sfide economiche del futuro? Secondo Alexander Demarco, Governatore ad interim della Banca Centrale, la risposta è no. Il paese deve urgentemente mettere da parte riserve per i tempi difficili e abbandonare il modello uniforme di sussidi. In un intervento incisivo, Demarco ha chiesto politiche fiscali più coraggiose e un approccio mirato ai sussidi per garantire una maggiore stabilità economica.

“Un’economia che da anni opera con una piena occupazione non dovrebbe registrare deficit fiscali” , ha dichiarato Demarco, aggiungendo che con l’attuale ritmo di riduzione del deficit – appena lo 0,5% del PIL all’anno – serviranno ben dieci anni per tornare a un surplus. Malta, ha ricordato, è già sotto il radar dell’Unione Europea per il suo deficit eccessivo, con l’obbligo di ridurlo per evitare sanzioni.

Mentre il governo insiste che i suoi piani sono in linea con gli obiettivi e che i sussidi sull’elettricità resteranno in vigore fino all’accesso a energia più economica, Demarco lancia un avvertimento: “Un approccio più mirato ai sussidi offrirebbe maggiore flessibilità per navigare tra le sfide future.”  Non è l’unico a pensarla così: anche Commissione Europea, FMI e agenzie di rating criticano la sostenibilità del modello attuale.

Ma non tutto è negativo. L’inflazione sta calando più velocemente del previsto, e Demarco prevede che entro fine anno scenderà al 2,5%. Inoltre, l’economia maltese ha registrato una crescita superiore alle aspettative, trainata proprio dai deficit fiscali e dai sussidi che hanno sostenuto i consumi. “È il momento di rivedere la spesa pubblica, concentrandosi sui gruppi più vulnerabili e su iniziative che stimolino produttività, innovazione e le transizioni green e digitali” , ha sottolineato il Governatore.

Nonostante le opportunità, Malta non è immune da rischi. La transizione ecologica, necessaria e inevitabile, potrebbe portare pressioni inflazionistiche a breve termine. Tuttavia, Demarco ha evidenziato i benefici a lungo termine: “La transizione verde non solo migliorerà l’ambiente, ma ridurrà anche la dipendenza di Malta dalle importazioni energetiche volatili.”

E che dire del mercato immobiliare? La situazione è sotto controllo, ma richiede vigilanza. “Dobbiamo rimanere attenti ai potenziali rischi del settore immobiliare, specialmente se le condizioni economiche dovessero cambiare”, ha avvertito Demarco, rassicurando che la Banca Centrale è pronta a intervenire se necessario.

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Un’altra minaccia incombente arriva dal settore fintech. “Le entità che operano come banche, ma con meno regolamentazione, possono amplificare rischi attraverso canali di liquidità e leva finanziaria” , ha spiegato. È per questo che, a livello europeo, si stanno considerando nuovi strumenti macroprudenziali per queste istituzioni.

Infine, Demarco ha acceso i riflettori sui mercati dei capitali locali, auspicando un ruolo più incisivo nel finanziare investimenti. Tra le sue proposte, l’introduzione di valutazioni obbligatorie per gli emittenti di debito privato e l’adozione di fondi accantonati per il rimborso dei bond. “Queste misure promuoverebbero trasparenza e resilienza nel nostro sistema finanziario, proteggendo la stabilità economica” , ha concluso.

Foto: Pierre Sammut

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