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Le azioni scendono soprattutto dopo i deboli dati economici cinesi

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Le esportazioni cinesi sono crollate di oltre il 7% a maggio, molto più del previsto e con il primo calo da febbraio, mentre le importazioni sono andate meglio delle previsioni. Una foto mostra i container impilati nel porto di Zhoushan a Ningbo, in Cina. Foto: STR / AFP

I mercati azionari si sono ritirati per la maggior parte mercoledì, mentre i dati mostravano la continua debolezza dell’economia cinese, annullando la speranza che la Federal Reserve saltasse un aumento dei tassi di interesse questo mese.

L’OCSE, il raggruppamento dei principali Paesi industrializzati, ha alzato leggermente le prospettive di crescita dell’economia mondiale in seguito all’allentamento dell’inflazione e all’abbandono delle restrizioni di Covid da parte della Cina, ma ha avvertito che la ripresa è ancora “lunga”.

Martedì la Banca Mondiale ha lanciato un monito sulle prospettive economiche globali, abbassando le aspettative di crescita per il prossimo anno.

La notizia che il Segretario di Stato americano Antony Blinken si sarebbe recato in visita in Cina ha suscitato ottimismo per un disgelo delle relazioni tra le superpotenze.

Sul fronte dei cambi, la lira turca è scesa ai minimi storici rispetto al dollaro, con la valuta che continua a faticare dopo la rielezione del presidente Recep Tayyip Erdogan a fine maggio.

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Il biglietto verde, che ha toccato un picco a 23,17 lire, è sceso rispetto a euro, sterlina e yen.

Martedì la Banca Mondiale ha lanciato un monito sulle prospettive economiche globali, abbassando le aspettative di crescita per il prossimo anno

I trader tengono d’occhio la Cina, secondo cui le autorità avrebbero chiesto alle maggiori banche del Paese di abbassare i tassi di deposito per rilanciare l’economia, che sta lottando per riprendersi da anni di blocco a zero dividendi. Secondo gli analisti, questa mossa potrebbe indicare che la People’s Bank of China sta prendendo in considerazione un taglio dei tassi di interesse già questo mese.

La necessità di nuovi aiuti è stata evidenziata mercoledì dai dati che hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono crollate di oltre il sette per cento a maggio, molto più del previsto e il primo calo da febbraio. La lettura fa seguito ai dati che mostrano una contrazione dell’attività delle fabbriche e dimostra quanto sia arduo il compito dei funzionari nel rilanciare l’economia.

Sebbene le importazioni siano andate meglio delle previsioni, permangono le preoccupazioni per l’attività dei consumatori.

I prezzi del petrolio hanno guadagnato in un contesto di negoziazione più volatile per la commodity, in quanto gli operatori soppesano i tagli alla produzione sauditi rispetto al potenziale rallentamento della domanda, mentre l’economia globale continua a lottare contro un’inflazione elevata.

Oltre alla debolezza dei dati cinesi, i mercati hanno reagito anche alla notizia di una produzione industriale inferiore alla media nella più grande economia europea, la Germania.

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Secondo Khoon Goh, dell’Australia and New Zealand Banking Group, i dati cinesi sono stati “l’ennesimo dato deludente che solleverà le preoccupazioni sulla crescita e intensificherà le aspettative di un maggiore sostegno politico”.

I dati hanno anche mostrato che il commercio totale della Cina con la Russia ha raggiunto 20,5 miliardi di dollari a maggio, il livello più alto in un singolo mese dall’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Anche la decisione della Fed della prossima settimana è stata al centro dell’attenzione, con gli investitori che sperano che i funzionari decidano di non alzare i costi di prestito per l’undicesima riunione consecutiva, alla luce dei dati che indicano che più di un anno di restringimento sta iniziando a fare effetto.

Il rapporto misto sui posti di lavoro della scorsa settimana, che ha mostrato una ripresa delle assunzioni ma una crescita più lenta dei salari, ha suggerito che l’economia statunitense rimane sana e ha dato alla banca centrale un margine di manovra per saltare un rialzo questo mese, anche se l’inflazione rimane appiccicosa.

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