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La dipendenza di Malta dal cibo e le sfide della catena di approvvigionamento

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David Fleri Soler

Un aspetto del nostro Paese, in quanto nazione insulare, che apparentemente continua a passare inosservato, ma che è di fondamentale importanza, è la sua dipendenza dall’importazione di cibo e altri beni di prima necessità.

Attualmente, Malta importa circa l’80% del suo fabbisogno alimentare, sia fresco che congelato. Con una durata di conservazione limitata, i prodotti freschi richiedono consegne rapide, il che pone l’accento sulla solidità della catena di approvvigionamento di Malta. Qual è lo stato attuale di questa catena di approvvigionamento e quali rischi corre?

Realtà della catena di approvvigionamento

L’ancora di salvezza di Malta per il suo approvvigionamento alimentare comprende collegamenti giornalieri dalla Sicilia e spedizioni trisettimanali dai porti del nord Italia, forniti da una manciata di operatori di traghetti. Sebbene questa rete serva bene alla nazione, i costi di mantenimento di questa catena di approvvigionamento sono aumentati e con essi i rischi sostenuti, dato che questa catena di approvvigionamento è gestita da due soli operatori di traghetti.

I costi di trasporto sono aumentati a causa di vari fattori, tra cui l’aumento dei prezzi del carburante causato da eventi geopolitici come la guerra in Ucraina e l’inflazione. Questi aumenti dei costi possono ripercuotersi sulle tasche dei consumatori.

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Ma non si tratta solo di costi. Lo status di isola di Malta comporta degli svantaggi intrinseci quando si tratta di logistica. Il costo aggiuntivo dei traghetti e delle tasse portuali fa sì che i consumatori maltesi paghino di più rispetto alle loro controparti dell’Europa continentale. Ciò diventa ancora più evidente se si considerano le vicine isole del Mediterraneo come la Sicilia, la Sardegna, la Corsica o Creta. Queste isole beneficiano dei finanziamenti regionali dell’UE per i trasporti, riducendo in modo significativo gli oneri logistici.

Ad esempio, la sola Sicilia riceve dall’UE ben 3,2 miliardi di euro di fondi regionali a sostegno delle infrastrutture di trasporto. Inoltre, il governo italiano sostiene le compagnie di navigazione attraverso iniziative come “Marebonus”, il cui budget per il 2023 raggiunge i 50 milioni di euro, comprendendo Marebonus e Ferrobonus, che coprono il trasporto ferroviario, i collegamenti stradali e i traghetti.

La necessità di resilienza

Malta affronta sfide geografiche uniche in quanto nazione insulare, che sottolineano la necessità di un sistema logistico solido e sano per garantire un flusso costante di beni essenziali. Tuttavia, Malta non opera in condizioni di parità rispetto ai suoi vicini insulari e questa mancanza di sovvenzioni si ripercuote sui prezzi di beni e servizi per i suoi cittadini.

Alla luce di queste sfide, Malta deve esplorare misure che non solo rafforzino la sua resistenza contro future interruzioni, ma che ci permettano anche di rimanere competitivi.

Come Camera, stiamo collaborando attivamente con l’Irlanda e Cipro a livello europeo, chiedendo un riconoscimento pari a quello delle altre regioni insulari. In caso di successo, ciò potrebbe portare a sostanziali riduzioni dei costi di trasporto, con potenziali risparmi per i consumatori e un sollievo nella lotta all’inflazione.

La dipendenza di Malta dalle importazioni di prodotti alimentari è un problema critico che non deve essere trascurato. La catena di approvvigionamento del Paese deve affrontare sfide reali, dall’aumento dei costi di trasporto agli svantaggi logistici intrinseci di una nazione insulare. Tuttavia, Malta sta lavorando attivamente per livellare il campo di gioco attraverso l’impegno dell’UE, con l’obiettivo di garantire benefici che potrebbero portare a una riduzione dei costi per i consumatori e a una maggiore resilienza di fronte a interruzioni impreviste.

Una cosa rimane chiara: la situazione dell’approvvigionamento alimentare di Malta non è solo una questione economica; è una questione di importanza nazionale, che ha un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. Le lezioni apprese dalla recente pandemia sottolineano la necessità di un approvvigionamento alimentare solido e sicuro, anche di fronte all’incertezza. Il viaggio di Malta per affrontare queste sfide continua, e la resilienza e la determinazione della nazione rimangono incrollabili.

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David Fleri Soler è presidente della sezione Logistica e catena di approvvigionamento della Camera di Malta

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