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Immobili in bilico: l’AMLR cambia le regole del gioco

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Una nuova era di controlli stringenti è pronta a sconvolgere il settore immobiliare. Il Regolamento Anti-Riciclaggio (AMLR) promette di trasformare completamente il modo in cui operano le imprese immobiliari a Malta e in tutta l’UE. Con questo cambiamento, il settore, già considerato una delle aree più vulnerabili al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, dovrà adottare misure di conformità senza precedenti.

Esaminando ogni transazione, il nuovo regolamento classifica sia il venditore che l’acquirente come “clienti”, imponendo rigorosi controlli sull’identità, le fonti di finanziamento e la proprietà effettiva. Non si tratta più solo di fare affari: ogni passo sarà scrutinato, dalla firma del contratto fino al trasferimento di fondi o proprietà. “Questo cambiamento è destinato a rivoluzionare il mercato immobiliare, elevandolo a un livello di trasparenza mai visto prima” , affermano gli esperti.

Ma non finisce qui. Le nuove norme si estendono anche agli affitti superiori a €10.000 al mese, senza distinzione sul metodo di pagamento. E per le transazioni che superano i €5 milioni? Saranno necessari controlli ancora più stringenti, con misure di due diligence rafforzata (EDD). La definizione di titolarità effettiva sarà armonizzata in tutta l’UE, abbassando la soglia al 15% in situazioni ad alto rischio. E i riflettori si accendono anche sui fratelli delle persone politicamente esposte (PEPs), che saranno ora inclusi nelle valutazioni di rischio.

Secondo il Supranational Risk Assessment (SNRA) e il National Risk Assessment (NRA) di Malta, il settore immobiliare è un campo minato: il rischio di riciclaggio di denaro e finanziamento al terrorismo è classificato come “altissimo”. Le tattiche più comuni? “L’uso di contanti per pagamenti ipotecari, costi di ristrutturazione e transazioni immobiliari sospette continua a rappresentare una minaccia persistente” , rivelano i rapporti.

Nonostante gli sforzi in corso, il rischio residuo rimane preoccupantemente alto. Questo è il messaggio lanciato dall’Unità di Analisi dell’Intelligence Finanziaria (FIAU) durante la revisione tematica del 2023. L’analisi ha individuato diverse criticità, evidenziando la necessità di un miglioramento immediato. Tra le aree principali: “valutazione del rischio cliente, identificazione e verifica delle fonti di ricchezza e di fondi, oltre a politiche aziendali insufficienti per gestire i rischi legati alle PEPs”.

Il futuro del settore immobiliare passa da una parola chiave: evoluzione. “I professionisti devono adattarsi a questi cambiamenti normativi, adottando una formazione continua e implementando valutazioni di rischio più mirate”, avvertono gli esperti. Solo così il settore potrà blindarsi contro gli abusi e diventare un baluardo di trasparenza e sicurezza.

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Foto: KPMG in Malta

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